Il Ballo dei re le Olimpiadi e la Dolce vita
.Roma è listata a lutto per i funerali di Mario Riva. L'Italia intera è sintonizzata con la capitale, pronta a esplodere assieme allo stadio Olimpico inaugurato per l'occasione. A Napoli, imbandierata per le Olimpiadi, fervono i preparativi per quello che sarà l'evento mondano del secolo: Il Ballo dei re a Palazzo Serra di Cassano. Quella mitica giornata è tutta nel volume «1960 - L'anno dei re a Napoli» sottotitolo «Il ballo a Palazzo Serra di Cassano, Le Olimpiadi, La dolce vita». Splendide foto, i bozzetti originali di Roberto Capucci che vestì molte delle dame dell'epoca, i gioielli di Bulgari. E soprattutto i racconti di quelle ore, le curiosità, i retroscena. Scrive Francesco Serra di Cassano che, mentre i re facevano ingresso nel palazzo di Napoli, a Roma Grace Kelly e Ranieri di Monaco cenavano a Trastevere: fettuccine alla papalina, pollo alla fiamma olimpica e coppa di gelato. La Regina Federica di Grecia si era opposta alla presenza di Grace al grande evento mondano. «Non desidero incontrarmi con un'attrice che gioca a fare la regina», aveva detto. E quando la principessa di Monaco lo seppe rifiutò l'invito al ballo con la scusa del lutto per la morte del padre. Ci fu la corsa delle dame alla mise più elegante. «Era la grande società che dettava le leggi sulla moda e condizionava fortemente lo stile per il grande pubblico - spiega Capucci nel volume - nei balli si portava un abito largo, mai aderente, stretto in vita, senza maniche, oppure con una piccola manica cortissima che partiva dal decollete e copriva la parte alta del braccio. I colori erano in prevalenza chiari e luminosi». Come l'abito indossato da Edda Ciano, di pizzo bianco, o i modelli ricamati di Maria Callas e di Marella Caracciolo, o i «floreali» delle principesse di Svezia. Le immagini e i disegni autografi di Roberto Capucci resterano in mostra a Palazzo Ruspoli (via del Corso 418) sino al 30 dicembre. L'ingresso è gratuito (dalle 11 alle 19 escluso il 25 dicembre).