Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Tragedia sfiorata in discarica

I soccorsi nella discarica di Malagrotta

  • a
  • a
  • a

Sventata tragedia ieri alla discarica di Malagrotta, tra Ponte Galeria e Aurelia. Due operai sono svenuti a trenta metri da terra, in cima a uno dei silos per il trattamento dei rifiuti urbani. I due avrebbero inalato le esalazioni provenienti dai cumuli di immondizia indifferenziata, una miscela di azoto e ossigeno che ha causato la perdita dei sensi. E forse poteva accadere il peggio se non fossero intervenuti subito medici dell'Ares 118 e vigili del fuoco. I due operai - Roberto Marsili, 26 anni, e Alessandro Moretti, di 45, dipendente di una ditta esterna di Novara - sono stati ricoverati al Policlinico Gemelli, dotato di un centro antiveleni, di camere iperbariche e di una pista di atterraggio per l'elicottero del 118. Sull'incidente i carabinieri del Gruppo Ostia del colonnello Giovanni Adamo hanno informato la magistratura. Coinvolta anche la Asl. Incalzante la dinamica dei soccorsi. Alle 13,51 arriva la chiamata alla sala operativa del 118: due operai sono caduti all'interno di un condensatore caldaia di Malagrotta. L'allarme fa pensare alla tragedia, che per i due poveretti non ci sia scampo. Sette minuti dopo l'ambulanza giunge sul posto. Arrivare in cima al silos è un'impresa. Per raggiungerlo c'è un passaggio a pioli. Quindi non è cosa semplice e neppure sicura. All'ingresso della discarica si precipitano pure i vigili del fuoco. È una corsa contro il tempo: non si sa perché gli operai siano caduti in quel pentolone o se siano morti. E comunque, se sono vivi prima si arriva a loro maggiori sono le possibilità che sopravvivano. Ai piedi del silos c'è un piccolo esercito: quattro ambulanze (dodici persone), tre rianimatori (c'è pure il direttore dell'Ares Livio De Angelis) e due elicotteri, da Roma e Viterbo (altri otto operatori). Su corde e scale a pioli, alcuni operatori del 118 salgono in cima al silos dove trovano i due svenuti su una piccola piattaforma, soccorsi con flebo e maschera di ossigeno. Li imbragano sulle barelle, poi col verricello feriti e operatori assieme vengono issati sugli elicotteri diretti al Gemelli dove rimarranno in osservazione. Ai due operai solidarietà dal sindaco Gianni Alemanno e dal governatore del Lazio Renata Polverini, andata a trovarli in ospedale. Il presidente della Commissione capitolina Ambiente, Andrea De Priamo, ha spiegato che «in attesa che le autorità competenti chiariscano la natura e l'origine dell'intossicazione di due operai invitiamo la proprietà degli impianti presenti sull'area ad un maggior senso di collaborazione con le istituzioni rispetto a quanto posto in essere recentemente con l'impugnazione di atti emessi dal sindaco Alemanno e dalla presidente Polverini, allo scopo di garantire la sicurezza e il diritto alla salute dei cittadini». Più duro il presidente della Commissione Sicurezza, Fabrizio Santori: «È necessario puntare alla chiusura definitiva in tempi brevi e al risanamento dell'intera area».

Dai blog