Lo Chopin suonato da Tramoni incanta il pubblico capitolino
LeoneMagno – evento sostenuto dal Ministero dei Beni e Attività Culturali, da Comune e Provincia di Roma, dalla Regione Lazio - è da oltre venti anni il pianista di rilievo internazionale Piero Tramoni. Egiziano di nascita, diplomato ad Alessandria d'Egitto, perfezionatosi con Ibert, Poulenc e Tito Aprea, già docente all'Università di Los Angeles e ora titolare di Pianoforte Principale nel Conservatorio di S. Cecilia, Tramoni anche quest'anno si è trovato dinanzi all'Auditoriun dell'Istituto affollato di studenti, ex-studenti e personalità, fra cui l'immancabile senatore Learco Saporito vicepresidente del CSM, e signora. Anche Tramoni ha dedicato il concerto a Frédéric Chopin, nel bicentenario della nascita: col suo fraseggio limpido, col suo tocco delicato, e col suo amore per i classici che sostanzia anche il suo impegno didattico, il pianista ha eseguito dapprima lo Scherzo op. 31 in si bemolle, la delicata Berceuse op. 57, la Fantasia op. 49 che è tra le ultime creazioni, le più complesse armonicamente di Chopin. Ha suonato in seguito le composizioni più strutturate, come la Sonata op. 58 in si minore divisa in quattro movimenti, indi tutte e quattro le Ballate, meravigliose di temi, sviluppi e melodie, che Tramoni ha posto in piena luce di sentimento. Da ultimo – come è prassi concertistica – il pianista ha concluso con un brillante pezzo di bravura, quale è la Polacca op. 53 in la bemolle maggiore, composta nel 1842 in un periodo felice di Chopin, prima che la morte lo cogliesse nel 1849: satura di empiti eroici, culminante nelle famose vertiginose ottave discendenti, in cui trionfarono Horowitz, Rubinstein e non solo, è stata l'esecuzione che ha riscosso più successo. Per questo e per i generosi bis, Tremoni ha suscitato l'emozione che ogni anno si rinnova, per la soddisfazione anche del direttore dell'Istituto Fr. Mario Meuti.