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Commissioni speciali Ora le vogliono tutti

Il Consiglio regionale del lazio

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Una botta al cerchio, un'altra alla botte e, alla fine, sono usciti tutti contenti. Così la commissione Bilancio della Regione ha «promosso» a pieni voti l'istituzioni delle famigerate quattro commissioni speciali. Proprio quelle sulle quali circa un mese fa scoppiò la bagarre. Tutti contrari, o quasi. Almeno a parole. Nei fatti, invece, si sono trovati tutti d'accordo, anche chi aveva fatto fuoco e fiamme, come i consiglieri Irmici (Pdl), Bucci (Idv), Sbardella (Udc). Il voto unanime della commissione si spiega con diversi motivi. Le quattro commissioni speciali sono quelle su: «Federalismo fiscale e Roma capitale», «Sicurezza ed integrazione sociale, lotta alla criminalità», «Sicurezza e prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro» e «Giochi olimpici 2020 e grandi eventi», che dureranno in carica fino alla fine della legislatura. La stessa presidente della Commissione Cultura e Sport, Veronica Cappellaro (Pdl) proprio ieri ha commentato: «Istituire una commissione speciale sui Giochi Olimpici Roma 2020 e sui Grandi Eventi, mi sembra incomprensibile e fuori luogo. Francamente non capisco a cosa serva una nuova commissione destinata ad occuparsi, senza alcun potere gestionale, di un evento che è programmato tra 10 anni e che solo tra qualche anno sapremo se verrà assegnato. C'è già una Commissione che si occupa di Sport e non vedo l'esigenza di creare inutili doppioni». Inutili doppioni, spese aggiuntive. Appunto. Possibile che anche Irmici, noto come «mani di forbice» per proposte di tagli a destra e manca abbia votato a favore? Lo ha fatto. E il motivo sta nel secondo emendamento approvato dalla commissione venerdì e che fa incassare al consigliere Pdl «la riorganizzazione degli organi e dei gruppi consiliari ai fini della riduzione dei costi di funzionamento delle attività». Chissà se il Consiglio regionale darà il via libera prima alla riduzione delle commissioni permanenti (da 16 a 10) o la costituzione delle 4 commissioni speciali? I malumori dell'opposizione sono poi svaniti con la conferma (ufficiosa) dell'attribuzione delle presidenze: due al Pd, una all'Udc e una alla Lista Polverini. E proprio i membri di quest'ultima hanno «ingoiato» il rospo (avrebbero voluto due presidenze) per l'unanimità incassata sul terzo provvedimento: il rendiconto generale della Regione Lazio e il Consuntivo del Consiglio regionale per l'esercizio finanziario 2009. Insomma, sui soldi sono tutti d'accordo.

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