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Parentopoli. L'inchiesta si allarga da Atac all'Ama

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Siallarga a macchia d'olio lo scandalo delle assunzioni facili che da Atac sta ora passando all'Ama. La Procura, dopo aver aperto un'inchiesta sulla parentopoli Atac, ha annunciato ieri di aver aperto un fascicolo anche sui 1.400 dipendenti di Ama. A seguire la Corte dei Conti ha annunciato un'indagine per accertare che non ci sia stato un danno all'erario. Un'indagine, quella della magistratura contabile, che si dovrebbe allargare anche ad altre aziende municipalizzate e regionali. Il processo politico però è cominciato da un pezzo e, anche ieri, si è assistito all'ennesima «udienza». L'opposizione che grida allo scandalo (senza però citare mai una volta Cotral a dirigenza di centrosinistra) e la maggioranza che fa quadrato intorno al sindaco Alemanno. Anche ieri c'è stato chi ha chiesto le dimissioni del primo cittadino, come il senatore Pd, Luigi Zanda, chi ha invocato con una mozione urgentissima «l'istituzione di una commissione che, entro 20 giorni, relazioni l'assemblea capitolina», come Francesco Rutelli. Da «panico» l'annuncio di Stefano Pedica (IdV): «Presto rivelerò una lista di seimila assunzioni facili nelle municipalizzate, una vera tengentopoli: ci sono dentro favori, voti di scambio, tutto». Speriamo ci sia davvero tutto (e tutti), altrimenti verrebbe avallata ancora una volta la dichiarazione del sindaco Alemanno: «È una montatura davvero eccessiva. Credo si stia gonfiando un fenomeno in modo veramente ridicolo e che si cerchi di montare un caso che diventa un vero e proprio attacco politico». Un attacco politico, durissimo, al quale il primo cittadino risponde con i fatti. Non solo le dimissioni del suo caposcorta, che ha due figli assunti uno all'Atac e l'altra all'Ama ma l'immediata costituzione di una commissione d'indagine interna per fare luce sulle assunzioni degli ultimi 10 anni. «Accolgo positivamente la notizia dell'apertura di un fascicolo di indagine da parte della Procura di Roma su presunte irregolarità nelle assunzioni all'Ama. Ribadisco - ha spiegato il sindaco - che da parte nostra non c'è nulla da nascondere e auspico la massima chiarezza in tempi rapidi». E non è tutto. Dopo l'annuncio dell'altroieri di voler dare un concreto cambio di passo, il sindaco presenterà oggi la commissione per la definizione di nuove regole e i criteri per le assunzioni nelle aziende municipalizzate. E un protocollo per introdurre i concorsi pubblici a tutti i livelli. Qualcosa in più rispetto a quel «codice etico» evocato ieri dal segretario Uil Lazio, Luigi Scardone e della Cgil Lazio, Claudio De Bernardino, che sanciva «no ad assunzioni e incarichi per coniugi e prarenti stretti di amministratori, dirigenti, assessori e consiglieri all'interno delle municipalizzate». E i figli e nipoti dei sindacalisti?

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