«Fotofinish» sì. Ma sul palco
Così,per chiudere il 2010, la coppia Rezza-Mastrella ha deciso di presentare le ultime cinque opere teatrali in ordine cronologico fino al 2 gennaio 2011 al Vascello. Questi i titoli in programma: «Pitecus», attualmente in scena fino a oggi, «Io» dal 10 al 12, «Fotofinish» dal 14 al 19, «Bahamut» dal 21 al 26 dicembre, e infine «7-14-21-28» dal 28 dicembre al 2 gennaio. «Si tratta di spettacoli che non sono mai morti - ci hanno detto Antonio Rezza e Flavia Mastrella - che abbiamo sempre replicato nel corso degli anni e che proprio nel corso degli anni hanno avuto una loro evidente evoluzione. Il tempo spesso rende ancora più moderne le parole scritte vent'anni fa». «Questa idea - continua Rezza - nasce dalla voglia di tirare le somme tra quello che abbiamo fatto e quello che faremo. Insomma è un modo diverso per proporre le nostre cose». Il sodalizio artistico Rezza-Mastrella risale al 1987 e, negli anni, la coppia ha sempre portato in scena spettacoli particolarmente originali senza retorica spesso caratterizzati dalla grande mimica di Antonio Rezza, che si manifesta in un susseguirsi di scene che più che una piece teatrale ricordano un rapido montaggio cinematografico. Si tratta dunque di un appuntamento ghiotto per i loro estimatori che al Vascello potranno assistere alle atmosfere di «Pitecus», lo spettacolo che parla di agglomerazioni forzate di persone, «Io», in cui emerge l'abbandono della problematica del gruppo a vantaggio dell'individualismo, «Fotofinish», lo spettacolo della frammentazione della parola e dal ritmo frenetico, «Bahamut», il lavoro dedicato al giocattolo e al giocare e infine «7-14-21-28», lo spettacolo dalla scenografia ispirata alla grafica cinese, che forse è il più antinarrativo ma anche tra i più divertenti proprio per la sua assurdità.