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Travolta e uccisa dal treno in corsa

Stazione Casilina

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Un impatto fortissimo e improvviso. Così, una donna di 50 anni è stata investita da un treno regionale sulla tratta Roma-Napoli, all'altezza della stazione Casilina. La donna, non ancora identificata, è morta sul colpo. Il treno 22218, proveniente da Colleferro, marciava in direzione della Stazione Termini. Da una prima ricostruzione la donna, priva di documenti, camminava lungo i binari, nelle piccole strisce di asfalto che separano le rotaie. Il macchinista non si sarebbe accorto di nulla. L'incidente, avvenuto intorno alle 21, si è verificato in un punto, in via del Mandrione, utilizzato, non di rado, dai nomadi dei campi limitrofi. E se sulla tragedia indaga il compartimento di Polizia ferroviaria del Lazio, soprattutto raccogliendo testimonianze che potrebbero rivelarsi preziose, l'impatto sul traffico ferroviario è stato immediato. Le Ferrovie dello Stato hanno immediatamente predisposto i trasporti sostitutivi. Nel particolare, sono stati messi in servizio due autobus sostitutivi diretti a Velletri e due navette per Albano. Per quanto la tratta del treno diretto a Cassino, la linea ha subito soltanto un rallentamento. Rallentata a senso unico alternato sull'unico binario agibile. I disagi, seppure ridotti, si sono comunque fatti sentire. Diversi, anche se rari, i precedenti. Tra i più drammatici quello di Ilenia, una ragazzina di 17 anni residente ad Anzio, investita nell'agosto del 2009 a Lavinio: mentre ascoltava musica con le cuffiette dell'i-pod ha attraversato le sbarre abbassate del passaggio al livello mentre arrivava il treno diretto a Roma delle 16.15. «Il treno - raccontavano i testimoni - ha cominciato a suonare, alcune centinaia di metri prima della stazione. E suonava anche vicino al passaggio a livello. La ragazza, che era riuscita ad attraversare per un pelo, evidentemente è stata risucchiata dal movimento d'aria». Ilenia è stata trascinata per circa 20 metri, mentre il macchinista frenava ed è stata vista «rimbalzare» sulla parte iniziale del marciapiede della stazione, dove è rimasta una grande macchia di sangue. Nel caso di ieri sera, invece, la donna ancora senza nome di 50 anni non sarebbe stata vista dal macchinista. Non avendo neanche i documenti, non resta che aspettare l'esito delle prove testimoniali.

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