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Sul Gran Premio il Pd s'inventa il pre-referendum

Da sinistra il sindaco Gianni Alemanno con Maurizio Flammini

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Un dato è certo. L'idea del referendum piace. E piace talmente tanto che il Pd ha pensato bene di rilanciare quello proposto dal sindaco Alemanno per lo svolgimento del Gran Premio di F1 all'Eur. Una mossa squisitamente politica e, come tale, strategica. La consultazione del quartiere infatti punta non solo a «battere» il sindaco sul tempo (è stata infatti convocata per il 17 e il 18 dicembre) ma anche per lanciare un chiaro segnale in un momento delicatissimo per l'intero progetto. È infatti nell'aria una proroga per l'approvazione da parte dell'Assemblea capitolina, attesa per la fine dell'anno ma che con molta probabilità slitterà a gennaio. Ad annunciare l'iniziativa sono stati il neosegretario del Pd Roma, Marco Miccoli, il capogruppo capitolino, Umberto Marroni e il segretario del XII Municipio, Andrea Santoro. Il motivo? «Non ci fidiamo del sindaco Alemanno, il Pd Roma organizzerà un referendum per conoscere l'opinione dei residenti dell'Eur. Allestiremo dei gazebo nella zona indicata per lo svolgimento della gara». Scontata la reazione del Pdl, dal presidente della commissione Ambiente, Andrea De Priamo: «Gli esponenti del Pd dovrebbero utilizzare i gazebo per farsi dare dai cittadini qualche indicazione utile per un'opposizione meno ostruzionistica e più propositiva»; al vice coordinatore Pdl Lazio, Alfredo Pallone: «È un'opportunità straordinaria, l'esito del referendum sarà favorevole». A colpire però è quanto accade nel Pd. L'esponente dei popolari, Lucio D'Ubaldo si appella a Zingaretti e Miccoli, che avrebbero «messo un piede in fallo. All'apertura del sindaco si risponde con un sì o con un no. L'opposizione non deve cadere nel ridicolo, dichiarando che non si fida di Alemanno. L'ipotesi del referendum è corretta, dunque va sostenuta ma nelle sedi opportune: in consiglio comunale e nel consiglio del Municipio, magari anche in quello provinciale». E a una nota di Palazzo Valentini dove si precisa che «Zingaretti non ha mai chiesto il referendum», fa eco il consigliere provinciale del Pd, Marco Palumbo: «Consiglio a Zingaretti di denunciare D'Ubaldo per stalking, ormai lo tira in ballo sempre e comunque». Certamente i problemi di partito non si risolvono a spese della Formula 1. Apprezzata da Alemanno invece «l'onestà intellettuale di D'Ubaldo. Sapere che anche nella sinistra ci sia qualcuno non ha perso totalmente la bussola è rassicurante».

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