Quando risparmiare fa male
Dalle plastiche nocive ai circuiti elettrici non a norma di giochi e luminarie. È guerra a Natale tossico, ai balocchi ben fatti e a poco prezzo che però sono vietati per legge. Targato soprattutto «Made in China». Di questi tempi di prodotti cinesi contraffatti le forze dell'ordine ne sequestrano a quintali, anzi a tonnellate. In denaro sono milioni e milioni di merce che finanzieri, poliziotti e carabinieri riescono a scoprire quando è ancora negli scatoloni, stipati nei depositi a Prenestino, Torre Angela, Tor Tre Teste, Esquilino e altre zone ancora. Oppure i falsi sono stati appena sbarcati nei container all'aeroporto di Fiumicino. L'ultimo colpo grosso all'industria del contraffatto risale a venerdì scorso. In un capannone a Torre Angela gli investigatori di Squadra mobile e polizia amministrativa hanno trovato cento tonnellate di falsi, un mondo di giochi riprodotti: articoli Walt Disney, fucili giocattolo, macchine radiocomandate, false playstation, hi-tech e anche le batterie per farli funzionare. il tutto contraffatto, senza marchio della Comunità europea a testimonianza che il prodotto è stato giudicato idoneo secondo le prescrizioni di sicurezza fissate dall'Unione. In certi casi il bollino con la scritta «CE» era applicato alla merce. Ma il significato è un altro. Alcuni produttori dagli occhi a mandorla spiegano che è il loro marchio: vuol dire Export cinese. Uno stratagemma. La verità è un'altra e velenosa. Gli oggetti contraffatti posono essere verniciati con sostanze cariche di piombo, tossiche e cancerogene, altri potrebbero essere un assemblaggio di micropezzetti facili da ingerire per i bimbi, altri invece potrebbero tagliare. Un'azienda che si occupa dei controlli di qualità per l'industria manifatturiera in Asia, l'AsiaInspection, ha spiegato che cos'è che non va nella merce cinese non garantita. Per esempio, i ftalati sono un gruppo di sostanze derivate dell'acido ftalico che si trovano nelle plastiche (come il Pvc) riscontrati in alcuni giocattoli destinati ai mercati europei e statunitensi. Le sostanze vengono usate per aumentarne la flessibilità e la resistenza al deterioramento. L'Europa ha messo al bando questi composti: secondo la European Chemicals Agency, l'esposizione ad alti livelli di ftalati ha un effetto tossico che aumenta il rischio di tumori e di infertilità. Nel 2007 la mattel, gigante dei gioccatoli, ha dovuto ritirare un milioni di pezzi prodotti in Cina perché erano presenti percentuali di piombo sopra la norma. Ciononostante, l'industria parallela del falso e peicoloso non si ferma. Prima di Torre Angela, un'altro sequestro di giocattoli c'è stato a novembre sul litorale romano. La Guardia di finanza di Ostia ha scoperto un filiera commerciale che smerciava balocchi contraffatti, oltre un milione di pezzi in sedici attività perquisite: dai peluche alle pistole giocattolo, dalle bambole alla plastilina. Quattordici cinesi sono stati denunciati. L'organizzazione era in grado di introdurre all'interno dei circuiti legali giocattoli importati dalla Cina su cui era apposto il marchio di garanzia «Ce» ma che di fatto non avevano superato alcun test di idoneità.