Centro ed Eur in campo per il futuro della città
Regole uguali per tutti e soprattutto da far rispettare una volta stabilite; un centro storico più vivibile e un'attenzione maggiore al turismo, settore fondamentale per l'economia capitolina. L'Associazione negozi storici d'eccellenza, nata nel dicembre 2008, che riunisce una ventina di marchi d'eccellenza sul campo da più di 70 anni, ma conta di arrivare presto a rappresentarne cento, suona la carica per una Capitale migliore. Che abbia a cuore il suo centro storico, le decine di attività commerciali d'eccellenza che in qualche modo lo rappresentano, che risolva problemi ancestrali della città come l'abusivismo commerciale, il sistema della raccolta rifiuti, la mancanza di regole in tema di cortei e manifestazioni. Stefano Pizzolato (di Tebro-Biancheria dal 1867), Presidente dell'Associazione negozi storici d'eccellenza, ci tiene a sottolineare subito il carattere a-politico dell'Associazione e il suo obiettivo di collaborazione con l'amministrazione comunale. «Siamo ancora una piccola Associazione, ma la nostra importanza sta crescendo con il tempo», spiega. Non a caso fa parte del tavolo per la tutela del centro storico del Comune di Roma, e diversi sono già oggi i risultati raggiunti grazie al riconoscimento del valore di questa associazione da parte dall'amministrazione comunale. Il fatto, però, che siano proprio i negozi d'eccellenza del centro storico a farsi rappresentare in un'Associazione diversa da quelle che siamo soliti conoscere, la dice lunga sul momento che la città sta attraversando e sulla voglia di riscatto di queste attività, forse troppo a lungo lasciate in disparte. «Chiediamo tutela e sostegno da parte del Comune che non si confonda però con gli aiuti di tipo economico, che non abbiamo mai voluto - incalza il Presidente Pizzolato – abbiamo per esempio chiesto ed ottenuto dal Comune una tutela più ampia dei negozi storici rispetto alla legge 36, che prevede che un'attività storica deve essere sostituita da un'altra di uguale prestigio da svolgere, però, per l'intera superficie». Un passo avanti importante per l'Associazione secondo la quale tutela vuol dire soprattutto visibilità. E se di visibilità si tratta, certo l'immagine che offre oggi il centro storico non è delle migliori. Per Pizzolato i problemi sono quelli di sempre: un centro blindato da cortei e manifestazioni che tolgono ai negozi anche il 50% di incassi in una sola giornata; una raccolta rifiuti che deve essere cambiata («pur riconoscendo all'amministrazione il fatto di essersi messa in discussione e di cercare soluzioni alternative», precisa Pizzolato); l'abusivimo commerciale «che deve essere combattuto attraverso la riforma della legge sul commercio»; il caos carico-scarico merci con l'inevitabile danno nei confronti delle attività commerciali. «Le regole ci sono, in realtà – continua il Presidente dell'Associazione – ma non vengono sempre fatte rispettare. Con questo mi riferisco, ad esempio, alla legge sui saldi o alle altre decine di provvedimenti e ordinanze, che non valgono purtroppo sempre per tutti». Da qui la «ricetta» dell'Associazione negozi storici d'eccellenza, racchiusa in tre punti: regole uguali per tutti, un clima generale più sereno e un lavoro più attento sul turismo. «Vogliamo rappresentare un'Associazione che possa esprimere alcuni suggerimenti e alcune idee – continua Pizzolato – e per fare questo abbiamo bisogno di una collaborazione continua con il Comune, che in verità non abbiamo trovato in tutti i rappresentanti politici. Bisognerà poi vedere se dai buoni propositi dell'amministrazione si passerà ai fatti perché c'è da fare molto per la tutela del centro storico e delle sue attività». Intanto un altro passo in avanti l'Associazione l'ha fatto: la nascita di un logo che da giovedì 9 dicembre sarà posizionato al di fuori di tutti i negozi storici appartenenti all'Associazione.