Scaccia salta nel teatro del passato
Ricorrendoal titolo e ai materiali del libro omonimo in cui il mattatore, pronto a compiere novantuno anni a Natale, ha raccontato le sue avventure personali e artistiche, si offre alle platee contemporanee una carrellata eclettica e variopinta alla scoperta di una figura che ha attraversato la storia della nostra cultura. I suoi ricordi di palcoscenico, svelando il dietro le quinte delle sue rappresentazioni e i preziosi segreti dell'arte recitativa, costituiscono una sorta di manuale dell'attore e dello spettatore più o meno ideale che tiene sempre desta l'attenzione e alimenta la curiosità. Si riconoscono e si ammirano i famosi personaggi che Scaccia ha recitato negli ultimi settant'anni, così da cesellare un ritratto specifico delle straordinarie personalità avvicinate durante il suo percorso espressivo. Seduto su una poltrona e stimolato dalle domande del suo deuteragonista Edoardo Sala, l'attore lascia partire la moviola della sua memoria a rincorrere, inseguire, fotografare e immortalare momenti di vita vissuta e interpretata, ruoli e aspetti di sé, battute dette, citate o inventate che ricreano un universo labile e impossibile da bloccare in una realtà tangibile come solo il teatro riesce a essere. Uno schermo dà la possibilità agli spettatori di apprezzare alcune proiezioni di filmati, presi dalle Teche Rai, che riproducono varie interpretazioni del passato di autori immensi come Pirandello, Petrolini, Eduardo De Filippo, ma anche brani di pellicole girate da Elio Petri, Alessandro Blasetti, Stefano Vanzina (Steno) o altri in cui si rivedono pure Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni, Gian Maria Volontè. Al termine non possono mancare le poesie di Machiavelli, Pascoli, Montale,Trilussa, Pascarella, Belli e Palazzeschi che hanno accompagnato Scaccia in un'infinità di recital appositamente dedicati. Tutto appare magicamente filtrato dalla levità di un'ironia vezzosa e mai pesante, che da sempre connota questo indiscusso maestro della scena, consentendogli di assecondare anche le esigenze del pubblico odierno, distratto dalla televisione e da tante altre effimere sollecitazioni. Il messaggio, già contenuto nel libro e qui sintetizzato nell'evento dal vivo, consiste nella quintessenza del «fare teatro». T. D. M.