Buche e traffico. Strage di motorini
Buche, tombini, ma anche guida distratta o mancato rispetto della distanza di sicurezza. E quando si vanno a contare gli incidenti il tributo più pesante lo paga chi attraversa Roma in sella a un motorino. L'ultimo registrato dalla cronaca l'altro ieri sera sulla Cassia, con una donna di 50 anni investita mentre attraversava sulle strisce all'altezza dell'incrocio con via Oriolo Romano da una moto che l'ha trascinata per circa 17 metri. Ma oltre la metà degli incidenti stradali che avvengono nel Comune di Roma, infatti, vedono il coinvolgimento dei veicoli a due ruote. In particolare, con tali mezzi si verificano in media 31 incidenti al giorno, 4 morti ogni 100 mila abitanti e 9 morti ogni mille feriti. È quanto emerge da una ricerca realizzata da Istat e dall'Automobile Club di Roma con il supporto della Fia Foundation per il periodo 2003-2009, nell'ambito della campagna di sensibilizzazione «Motorifletti». Dal 2003 al 2009 il Comune di Roma ha registrato 21mila incidenti con 28mila feriti e 219 morti. Di tali incidenti il 53% ha coinvolto almeno un mezzo a due ruote causando più di 13mila feriti all'anno e circa 100 morti (44% del totale). Le cause Le tipologie più diffuse di incidente sono: scontro frontale che genera 23 morti l'anno; scontro laterale con 11 morti l'anno e tamponamento con 4 decessi l'anno. Quasi la metà degli incidenti avviene nei rettilinei mentre 2 su 5 negli incroci e nelle intersezioni. Il mancato rispetto della distanza di sicurezza è il principale fattore di pericolo (25,6%) seguito dal mancato rispetto della precedenza (17,7%) e dalla guida distratta (15,5%). In aggiunta ai comportamenti direttamente legati come causa-effetti al verificarsi dell'incidente anche alcuni fattori ambientali contribuiscono al pericolo: i più comuni sono le buche nel manto stradale e i tombini. Via Borghesiana killer È via Borghesiana la strada di Roma con il più alto tassi di mortalità (rapporto tra incidenti e morti) relativa alle due ruote. Seguono via Tor Cervara, via delle Vigne Nuove, via Leone XII. Le strade sulle quali, invece, si verifica il maggior numero di incidenti sono via Casilina, via Tiburtina e il Grande Raccordo Anulare. In quest'ultimo caso è l'eccessiva velocità a rappresentare la principale causa di incidenti mentre in 6 strade su 13 è il mancato rispetto della segnaletica stradale a provocare vittime e feriti seguiti dal mancato rispetto della distanza di sicurezza (4 casi) e dalla guida distratta (3 casi). Over 35 i più a rischio Sono i centauri 'over 35' i più a rischio incidenti relativamente al territorio di Roma. I centauri romani sono per due terzi uomini e per un terzo donne e si concentrano prevalentemente nelle classi d'età comprese tra 16 e 49 anni. Come detto gli under 35 hanno visto ridursi negli anni la quota di incidenti in cui sono coinvolti. Tuttavia sono proprio i più giovani a subire i danni maggiori negli incidenti. I soggetti maggiormente coinvolti in incidenti con veicoli a due ruote sono gli uomini: nel caso dei ciclomotori i feriti e i morti sono concentrati nelle fasce d'età tra i 15 e i 24 anni; nel caso dei motocicli la concentrazione dei feriti si allunga fino a 44 anni mentre i morti si concentrano nelle classi tra i 21 e i 29 anni. Come e quando La rilevazione statistica Istat-Aci conferma che gli incidenti avvengono prevalentemente nei giorni lavorativi e nelle ore diurne mentre il rischio mortalità è più elevato di sabato e nelle ore notturne quando le strade sono più libere e si è tentati da una maggiore velocità. Sono maggio, giugno e luglio i mesi nei quali si verifica il maggior numero di incidenti forse anche in coincidenza di un utilizzo più intenso del mezzo dovuto alla condizioni climatiche favorevoli. Agosto, invece, è il mese in cui l'incidentalità scende al minimo perché la città si spopola per le vacanze estive. Via alla prevenzione È proprio da questa ricerca che nasce la campagna di sensibilizzazione promossa dalla Fia Foundation ed organizzata a Roma dall'Automobile Club Roma per conto dell'Aci e, a Barcellona, dall'Automobile Club della Catalogna, con lo scopo di ridurre gli incidenti sulle due ruote all'interno delle due città europee. A Roma, l'iniziativa, che si è protratta per tutto il mese di ottobre e novembre, ha potuto contare sul sostegno del III Municipio, l'area che, per la presenza degli Atenei, è più frequentata dai giovani. Nello specifico, sono state realizzate numerose iniziative rivolte ai giovani, tra cui diverse serate promozionali volte a diffondere la consapevolezza sui comportamenti a rischio e le criticità esistenti per la sicurezza delle due ruote. La campagna Motorifletti si è chiusa ieri sera, con il concerto gratuito dei Velvet, presso il locale Antù (via Giuseppe Libetta 15c), ore 21.