Promozioni lampo con Regio decreto
Si chiama «reclamo gerarchico» Riesumato dal Regio Decreto numero 148 del 1931 ha consentito la "curiosa" promozione di massa per 89 dipendenti della Cotral spa. Curiosa perché questi operatori hanno richiesto ed ottenuto la promozione in quanto svolgevano «mansioni diverse e superiori - si legge nel provvedimento dell'amministratore delegato - rispetto a quelle previste nella declaratoria contrattuale di appartenenza». Parliamo di collaboratori d'esercizio, operatori d'ufficio, collaboratori d'ufficio ed ex stagisti. Una prassi non solo anomala ma per la quale dovrebbero figurare quanto meno segnalazioni interne dei responsabili di settore. Difficile credere che quasi cento persone abbiano svolto mansioni superiori a quelle previste senza che il direttore del personale ne sia venuto a concoscenza e dunque, ricorso ai ripari per evitare contenziosi e un danno economico all'azienda. La responsabilità insomma è del dirigente. Ma il buon cuore della dirigenza di Cotral evidentemente va oltre. Nel provvedimento di promozione, che decorrerà dal primo gennaio, si legge: «Considerato che Cotral spa nello scorso anno, tramite "prova selettiva attitudinale" ha dato la possibilità agli agenti con parametro 175, 193 e 205 (i numeri si riferiscono alle qualifiche ndr), di riqualificarsi professionalmente, escludendo di fatto dalla procedura concorsuale tutti quei lavoratori non ricoprenti altri parametri, in un'ottica ancora più generale si è posta la necessità di coinvolgere in un processo più ampio anche gli agenti che rivestono la qualifica di collaboratore d'esercizio con mansioni di coadiutore, operatori d'ufficio, operatori della mobilità, operatori qualificati d'ufficio, collaboratori di ufficio, ex stagisti». Insomma, promozione per tutti. Interessanti anche i nomi dei promossi, tra i quali Michela Di Biase, capogruppo Pd al VII Municipio, al fianco di Dario Franceschini nella corsa alla segreteria lo scorso anno. Eppure le casse dell'azienda non godono di buona salute, tanto che la Cgil ha indetto uno sciopero contro i tagli della Polverini al settore del trasporto pubblico locale, in primis Cotral. Forse i tagli si sarebbero potuti evitare con una gestione e un controllo più rigorosi. Del resto, come denunciò Il Tempo pochi mesi fa, proprio in Cotral si vive una delle contraddizioni più evidenti della gestione di centrosinistra degli ultimi 5 anni in Regione. Il comitato di controllo interno è infatti composto dal vice presidente dell'Azienda e da tre consiglieri di amministrazione.Diversi i nomi dei dipendenti Cotral riconducibili più o meno direttamente all'ambiente politico, soprattutto di centrosinistra. Come i casi dell'assunzione a giugno di Nicola Simoniello, consigliere Pd del XIX Municipio e braccio destro del presidente di Cotral patrimonio, Mauro Calamante, ex assessore ai Trasporti con Veltroni ed ex presidente di Atac. E non basta. Il presidente del III Municipio, Dario Marcucci, sempre del Pd, è assunto in Cotral nella sede del magazzino centrale in via del Fosso della Magliana, e risulterebbe non aver chiesto il distacco politico. «Si potrebbe dire tanto su quanto accaduto in Cotral durante la giunta Marrazzo - commenta Ugo Cassone, consigliere comunale Pdl - ma già questo fa ben comprendere come sia stato governato il comparto del trasporto pubblico da 15 anni a questa parte dal centrosinistra a Roma e durante i 5 anni della Regione. Una gestione dalla quale l'intero settore risulta devastato da comportamenti irresponsabili».