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Questa mattina la piena Il Tevere sarà come nel 2008

Piena del Tevere, alcuni salvagente fuori da una casa sull'isola Tiberina

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Il Tevere cresce ma non fa paura. Ieri alle 15,15 ha raggiunto quota 10,50 metri all'Idrometro di Ripetta. Stamani alle 9 il fiume potrebbe raggiungere il picco di circa 12 metri. Ma non supererà i livelli della storica piena del 2008 di 12,55 metri. Certo che a vederlo scorrere rumoroso, grigio e veloce sotto i ponti affascina e mette i brividi. Ma Roma sa come gestire il suo fiume. È un rapporto antico, profondo. Se il livello sale o scende troppo il Tevere è guardato a vista come un malato che si vuole guarire senza farsi sorprendere. Da settimane, infatti, la Protezione Civile capitolina, l'Ardis, la Capitaneria di Porto, la polizia fluviale e agenti della municipale, hanno provveduto - ciascuno per il loro compito - a bonificare le banchine, chiudere gli accessi al fiume, rinforzare e controllare l'ancoraggio dei barconi per impedire derive pericolose, come due anni fa quando finirono per schiantarsi sotto le arcate dei ponti. Tuttavia la Protezione civile è pronta per eventuali emergenze e ha già messo in campo 200 volontari. «Non facciamo allarmismo nè sottovalutiamo la situzione - ha spiegato il direttore della Protezione civile del Campidoglio, Tommaso Profeta - A preoccuparci è l'area della Tiburtina Valley, dove 40 volontari sono già al lavoro. In via precauzionale sono stati avvisati gli imprenditori della zona, portati 10mila sacchetti di sabbia e saranno chiuse alcune aziende». Questa la fotografia di un quadro in continua evoluzione, emerso dopo la riunione tecnica svolta nella sede della Protezione civile comunale in un confronto tra gli enti locali della Protezione civile e il dipartimento nazionale. Le idrovore sono in funzione a Prima Porta come al Fosso di Pratolungo sull'Aniene che ieri ha toccato i 4,73 metri a Ponte Mammolo, e sulla Tiburtina dove 70 volontari sono impegnati a pompare l'acqua. Anche il meteo gioca un ruolo chiave e le previsioni annunciano precipitazioni su tutto il bacino del Tevere. Non intense ma costanti, fino a domani. Poi si spera in una pausa e un graduale ritorno alla normalità. Intanto il Tevere e off limits per tutti. Anche per gli animali. In queste ore gli uomini di Profeta, dimostrando grande senso civico, hanno allertato i gestori dei canili rifugio vicini alle golene del fiume, come Il «Poverello» e «Coccone» lungo la via del Mare così da prendere ogni precauzione a tutela di creature indifese e "prigioniere" in box e recinti.

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