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Sei giorni in barella con l'ernia

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Roma, l'ospedale Sant'Andrea

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Sei giorni e cinque notti su una barella in corridoio all'ospedale Sant'Andrea. Vincenzo D.V. ha passato così i primi giorni di ricovero, prima di essere trasferito nel reparto di neurochirurgia per un'ernia espulsa che gli provocava forti dolori alla gamba sinistra. «Sono arrivato al pronto soccorso in ambulanza la mattina del sabato - racconta il 31enne originario di Napoli, che risiede a Roma - Mi hanno fatto subito una tac e una risonanza. Il medico mi ha consigliato di rimanere in attesa dell'operazione. Ma se avessi saputo cosa mi aspettava me ne sarei tornato a casa». Ogni giorno Vincenzo sperava lo trasferissero nel reparto. Viste anche le condizioni in cui era costretto a stare. «Ero continuamente sotto antidolorifici - spiega il giovane - La barella era rigida. Non avevo neppure un cuscino sotto la testa, ma solo alcune coperte piegate. Ma gli infermieri erano gentili e hanno consentito che i miei familiari mi dessero una mano». Il 31enne non era il solo in barella lungo il corridoio del pronto soccorso. «C'erano anche altre 7-8 malati come me - racconta - ra cui un paio di donne anziane. E non ne potevano più. Durante la notte non si riusciva a chiudere occhio tra i lamenti di chi aveva chiedeva aiuto alla Madonnina e chi diceva di sentire le voc». L'ultima sera è stata la più drammatica. «I dolori erano sempre più forti, e gli antidolorifici sembravano non avere più alcun effetto». Ma alla fine, dopo sei interminabili giorni per Vincenzo è arrivato il trasferimento nel reparto di neurochirurgia. «Il giovedì successivo mi hanno fatto una lastra al torace - spiega Vincenzo – Mi hanno detto che da codice verde ero passato al giallo e che nel giro di poco avrei avuto un letto. E così è stato». Ma il calvario per il giovane non era ancora finito. Il mercoledì successivo Vincenzo è stato operato. I dolori, anche dopo l'intervento, erano ancora molto forti. I medici si sono accorti solo il lunedì seguente, a seguito di una risonanza, che era rimasto sulla colonna vertebrale un grosso frammento che è stato rimosso due giorni dopo.

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