E' già shopping di Natale
Prove generali di shopping natalizio. Per farsi venire qualche idea giusta, per sondare il terreno in cerca dei prezzi più convenienti. Nel primo week end di acquisti per le feste, in verità, non sono stati in molti a mettere mano al portafogli. Nonostante il centro storico, gli outlet, i centri commerciali siano stati presi d'assalto. Per comprare c'è tempo. Anche se poi ci si riduce tutti all'ultimo momento. Quando i negozi sono stracolmi, il tempo è poco e lo stress sale alle stelle. Ogni anno le stesse buone intenzioni: «Quest'anno i regali li compro prima così mi tolgo il pensiero»... Per poi cadere, invece, puntualmente, nello stesso errore. Stavolta, in più, ci si è messa pure la crisi a complicare la ricerca del dono. L'ultimo sondaggio del sabato (commissionato dalla Cgia di Mestre) parla chiaro: un italiano su quattro non metterà regali sotto l'albero. Trend confermato dai commercianti romani che già hanno di che lamentarsi perché la gente in giro c'è ma passeggia, non compra. Sbircia, chiede i prezzi, e poi prosegue per il suo tour ricognitivo. La tendenza comunque sembra quella di buttarsi sui libri e sulle bottiglie di vino. Gettonatissima la biancheria intima. In fondo, un perizoma rosso, non si nega a nessuna. In discesa, invece, i capi di vestiario. Tutti vorrebbero ricevere quel paio di stivali visti indosso alle celebrities o l'abito di paillettes perfetto per le feste, o il pullover di cachemire più morbido. Ma costano troppo per le finanze casalinghe. Così come i viaggi che, in questa fine di 2010, saranno ridotti all'osso. E allora si risparmia per il regalo ai bimbi oppure per comprarsi l'ultimo modello di smartphone. E se non si riesce a risparmiare, l'attesa della tredicesima è d'obbligo. «Quest'anno solo regali utili», era la frase più ricorrente ieri in via del Corso. E ancora: «Se non mi arriva la tredicesima non spendo un euro». Eppure un'altra indagine, stavolta della Coldiretti, dice che per i regali spenderemo 430 euro a famiglia, ossia il 16% in più rispetto ai partner europei anche in un periodo di crisi. Tre italiani su quattro spenderanno addirittura più dello scorso anno, avverte la Coldiretti. Ma la gente per strada, almeno per il momento, sembra essere in controtendenza. Ieri, intanto, il primo assaggio di traffico, code e stress. Complice la solita manifestazione. Ma i forzati dello shopping non si sono lasciati intimidire e, gambe in spalla e passeggini al seguito, si sono messi pazientemente in fila per le strade della capitale. Nelle vie del lusso tra una vetrina e l'altra, dove il rosso la fa da padrone, ecco le idee più «gustose». Prada s'è inventata le «mini-bags»: ossia le repliche delle sue borse iconiche in scala ridotta. E poi ci sono i trick-graffito o pin-up da appendere alle tracolle da soli o tutti insieme a seconda del proprio gusto. Le shopping bag di Marni, invece, sono dedicate a progetti umanitari in favore dei bambini di Africa, Brasile, Colombia e Tibet. Vocazione benefica anche per H&M che invita i clienti a fare donazioni per l'Unicef. Pendagli natalizi d'amore s'è inventato Yamamay in versione fancy, sexy o dreamy. L'idea più cool è di Tory Burch. Durante il suo ultimo viaggio, dovendosi togliere le scarpe per i controlli di sicurezza, Tory aveva ipotizzato su Twitter di voler creare un paio di calze da viaggio personalizzate. Il feedback da parte dei suoi fan è stato immediato e strepitoso, tanto decidere di mettere in produzione le calze: taglia unica e antiscivolo arancione e blu sono vendute in una pratica ed elegante pochette con logo dorato e una comoda clip per agganciarla al bagaglio. E se Lapo Elkann con il suo marchio Italia Independent fa gli occhiali di Swarovski dedicati alle fashion victims, è di Dita Von Teese, la vera chicca natalizia. Si chiama «My private Cointreau coffret» ed è cofanetto rosa con una bottiglia di Cointreau, due bicchieri da cocktail e uno shaker rosa. Il tutto evoca le immagini di un sofisticato boudoir parigino. Ma alle donne ancor più gradito potrebbe essere un meno elegante ma più utile cofanetto: quello di Lumea, l'epilatore a luce pulsata. La fine dei peli senza dolore. Cosa chiedere di più a un regalo di Natale?