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Assalto in villa della banda dell'Est

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Pisana Chiuse nonna e nipote. L'ingegnere costretto ad aprire la cassaforte

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.In tre a volto coperto, probabilmente dell'Est europeo, hanno assaltato una villa in via della Vignaccia, all'angolo con via Giuseppe Balzoretto, supersorvegliata dalle telecamere. Nonna e nipote chiuse in una stanza e l'ingegnere costretto ad aprire la cassaforte. L'agguato intorno alle 18. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, la banda dell'Est arriva alla residenza. Il proprietario è un ingegnere di 49 anni. A quell'ora non è in casa. All'interno sono presenti la mamma del professionista e la figlia. I balordi indossano il passamontagna e s'intrufolano nella villa. Uno solo sarebbe armato di pistola. Le due poverette sono prese alla sprovvista. I rapinatori le minacciano costringendole a entrare in una stanza dove vengono chiuse. Scatta la seconda fase del piano. I tre ancora incappucciati escono e si nascondono in giardino. Attendono l'arrivo dell'ingegnere. Non passa molto tempo. Come ogni sabato, il professionista arriva, apre il cancello e parcheggia la vettura. I tre lo afferrano alle spalle e lo costringono a entrare nella residenza. L'obiettivo è la cassaforte. Evidentemente i malviventi sono ben informati, sanno cosa cercare. L'ingegnere non si oppone, fa quello che dicono i tre. Va alla cassaforte, la apre e consegna loro quello che c'è: soldi e qualche gioiello per un valore complessivo che ancora deve essere calcolato. Chiudono anche lui in stanza e poi fuggono. L'ingegnere riesce a liberarsi e avvisa il 113. Sul posto si precipitano squadra mobile e polizia scientifica. Gli investigatori sperano di rilevare le impronte dei tre e che le registrazioni delle telecamere contengano elementi utili per identificarli.

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