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Vigna giudica Paolo e Francesca

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diANTONIO ANGELI Secondo la più italica delle tradizioni i processi si fanno sempre un po' in ritardo. Così il prossimo lunedì nel «tribunale» dell'Auditorium Parco della Musica un fior di corte mette alla sbarra Paolo e Francesca (quelli della Divina Commedia) con l'accusa di tradimento. A presiedere la Corte sarà il noto giudice Pierluigi Vigna, espertissimo di indagini antimafia, titolare della lunga caccia al Mostro di Firenze. In veste di imputati il magistrato antiterrorismo Stefano Dambruoso e la europarlamentare Erminia Mazzoni. Difesa affidata ad un principe del Foro: il parlamentare Gaetano Pecorella. L'accusa è sostenuta da Fabrizio Gandini, gip che firmò l'ordine di arresto per Annamaria Franzoni dopo la tragedia di Cogne. Dopo la pausa natalizia la rassegna riprenderà lunedì 10 gennaio con il processo a Cagliostro; il 7 febbraio sotto accusa sarà Caravaggio; il 7 marzo è la volta di Giovanna D'Arco; l'11 aprile Caino, per terminare con due date nel mese di maggio: il 9 con il processo ad Antigone e il 30 con quello a Giulio Cesare. I partecipanti, tutti grandi protagonisti della vita culturale del Paese, si scontreranno senza copione, con dibattimenti vivi e immediati.

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