Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Premi De Sica

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

diDINA D'ISA Nel segno della sobrietà, all'indomani dello sciopero dei lavoratori dello spettacolo, sono stati consegnati ieri al Quirinale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, i Premi De Sica, istituiti da Gian Luigi Rondi più di trent'anni fa. Attori, attrici, scrittori e personalità della musica, si sono avvicendati per ritirare la prestigiosa medaglia: da Monica Bellucci a Micaela Ramazzotti, da Lino Banfi a Luca De Filippo, Alessandro Gassman, Riccardo Scamarcio e Franco Interlenghi, fino ai registi Antonio Capuano e Giovanna Gagliardo. Premi anche per la produttrice Francesca Longardi («Benvenuti al Sud»), a Sandro Chia (Arti visive), Luciano Ligabue (musicista e regista), all'étolie Carla Fracci, all'editrice Inge Feltrinelli, allo scrittore Alberto Arbasino, al direttore d'orchestra Antonio Pappano, al poeta Guido Ceronetti, al saggista Carlo Di Carlo e al giornalista Sergio Zavoli. Nel messaggio rivolto al presidente della Repubblica, Rondi ha espresso «tutta la nostra devota gratitudine e viva ammirazione per l'altissimo esempio che ogni giorno ci dà sostenendo e difendendo i valori democratici garantiti dalla nostra amata Costituzione». Mentre Napolitano si è rammaricato «per l'Eti, Ente inspiegabilmente soppresso e i premi (spero solo sospesi) "Gli Olimpici del Teatro"». D'altronde, Riccardo Scamarcio l'aveva detto ieri mattina, ancora prima di salire le scale per il Salone degli Arazzi del Quirinale: «Napolitano è con noi» e il presidente della Repubblica ha più che mai confermato questa previsione, scendendo in campo a favore della cultura che non può più essere «mortificata». Carla Fracci si è dichiarata «molto addolorata per la crisi, sono stata colpita anch'io, basterebbe pensare al Teatro dell'Opera di Roma. Sto dalla parte di Napolitano: bisogna essere ottimisti anche in questo momento in cui non c'è dialogo». Le fa eco Monica Bellucci, bellissima e severa nel suo abito nero: «Bisogna fare qualcosa, perché rispetto ai 250 della Francia noi produciamo una cinquantina di film l'anno e se si tagliano ancora fondi alla cultura, il Paese retrocede». Tra gli ospiti d'onore, Christian De Sica, che ha raccontato la sua esperienza sul set di «The Tourist» con Johnny Depp: «Lui è l'attore più pagato di Hollywood ma è molto umile. Nel film interpretavo un commissario di polizia un po' infame e Depp mi faceva piedino per suggerirmi la parola corretta quando avevo difficoltà con il testo inglese. Il 17 dicembre uscirà invece "Natale in Sudafrica» con Belen, una donna bravissima che deve ancora studiare, ma farà strada. Sono contento per lei e spero di essere invitato a Sanremo: quest'anno ci andrei volentieri. Tra qualche anno, rischierei invece di rinco... troppo».

Dai blog