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A teatro non si rimpiangono Almodovar e Simon

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Èin questi giorni all'Eliseo il più che valido risultato dell'ambizioso progetto di trasporre sul palcoscenico un capolavoro indiscusso della cinematografia come «Tutto su mia madre» di Pedro Almodóvar che ha commosso le platee internazionali. Grazie all'ottimo adattamento di Samuel Adamson, a partire dalla sceneggiatura originale, e soprattutto al mirabile e trascinante affiatamento di un quartetto femminile composto da Elisabetta Pozzi, Alvia Reale, Eva Robin's e Paola Di Meglio, dirette da Leo Muscato, non si rimpiangono le bizzarre e coinvolgenti atmosfere della pellicola né la velocità, il montaggio analogico e i primi piani del linguaggio filmico. Il lavoro parte in sordina e decolla lentamente, lasciando tempo e modo agli spettatori di affezionarsi alle protagoniste che ripercorrono le avventure delle corrispondenti eroine di celluloide, ma le raccontano nella forma distesa, autentica, empatica e irripetibile che solo lo spettacolo dal vivo può assicurare. L'esperimento può funzionare anche con la comicità ed è il caso de «La strana coppia», commedia di Neil Simon, immortalata dal cinema, che diventa un esilarante incontro scontro al femminile tra Mariangela D'Abbraccio e Manuela Kustermann, da stasera al 5 dicembre al Ghione. T.D.M.

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