Gra e Aurelia strade killer

Ancora una volta le strade della Capitale hanno raggiunto il podio più alto. Purtroppo non per la sicurezza, ma per gli incidenti stradali che ogni anno uccidono centinaia di automobilisti. Soprattutto giovani. Al primo posto ci sono la via Aurelia e il Grande Raccordo Anulare. Il Gra, tra i chilometri 20 e 65, è il tratto autostradale più «critico» della penisola: i chilometri con incidenti ricorrenti nel 2009 sono stati 13. Nella top ten delle strade statali più pericolose d'Italia, invece, ben sei «corrono» nel Lazio, cinque delle quali nella Capitale: Aurelia su tutte. È quanto emerge nel rapporto Aci sui punti critici della rete stradale italiana relativa alla «Localizzazione degli incidenti stradali 2009». Per quanto riguarda i tratti autostradali, è sempre nel Lazio che si trova il secondo più pericoloso del Belpaese: si tratta dell'autostrada del Sole, la A1 Milano-Roma-Napoli, tra i chilometri 603-664, nella provincia di Frosinone, dove sono stati 10 i chilometri con incidenti ricorrenti. Sul fronte strade statali, è la SS 1, la via Aurelia, tra i chilometri 12 e 36, in territorio di Roma, con 7 chilometri con incidenti ricorrenti, la più pericolosa dello Stivale. Segue la Tiburtina Valeria (sempre in un tratto della Capitale), mentre la Pontina (in territorio di Latina) chiude il podio. Un altro tratto della Pontina, questa volta a Roma, è al quinto posto delle statali italiane più pericolose. E nella top ten stilata dall'Aci rientrano anche l'Appia e la Salaria (entrambi in tratti romani): una è la settima più pericolosa, l'altra è al non posto. «I dati 2009, diffusi da Aci Istat mettono in evidenza una criticità della Regione Lazio, la sicurezza stradale, che si protrae da tempo». Lo dichiara Luca Malcotti, assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici della Regione Lazio. «È per questo - aggiunge - che divenuto assessore ho voluto porre una particolare e concreta attenzione a questo aspetto: sono già stati stanziati 4,7 milioni di euro destinati a Comuni e Province per la realizzazioni di interventi mirati a diminuire il numero di incidenti. A questi si aggiungono 4,3 milioni di euro per la nascita di un "Centro di monitoraggio sulla sicurezza stradale" che, garantendo dati puntuali e certi, permetterà di attuare interventi più mirati».