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L'Anas tira dritto: il Raccordo anulare si pagherà

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Mail pedaggio scatterà solo per chi si immette o proviene dalle autostrade. Non si sa ancora quanto costerà. Si dovrebbe aggirare sui 50 centesimi, ma dipenderà dai chilometri percorsi. Chi utilizzerà il Gra solo per gli spostamenti urbani, invece, non pagherà niente. Per fare un esempio, chi si immette sul Gra allo svincolo Tiburtina e esce a quello Aurelia non dovrà sborsare niente. Chi invece entra dalla Flaminia e percorre un tratto di Raccordo per raggiungere la Roma-Napoli, dovrà pagare il pedaggio. Inoltre, verrano installati i tutor per calcolare la velocità ed elevare contravvenzioni. Il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, ha spiegato come verrà rilevato il pedaggio: «Saranno installate delle telecamere come quelle che si trovano agli ingressi del centro storico di Roma (la Ztl, ndr). I pagamenti non saranno effettuati al casello, ma per via elettronica». Ci sono almeno tre opzioni possibili: la fotografia della targa, una sorta di telepass, o un adesivo da fissare sul parabrezza. I pendolari sono già sul piede di guerra. Il presidente del comitato Valle dell'Aniene, che raggruppa tutti coloro che ogni giorno vengono a lavorare in città dall'area di Tivoli e Subiaco, annuncia che appoggerà il ricorso al Tar del Codacons: «È Assurdo farci pagare. Sono migliaia le persone che prendono l'autostrada e poi utilizzano il Raccordo. Io stamani, ad esempio, per arrivare a Ponte Mammolo da Subiaco, ho impiegato due ore e mezza. E ci vogliono pure far pagare?». L'Anas però ha già fatto sapere che ha intenzione di introdurre degli sconti proprio per i pendolari. Ma la polemica non si placa. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, spiega che non arretrerà di un passo: «Si tratta di un provvedimento iniquo che crea disparità tra gli automobilisti relativamente alla fruizione del medesimo servizio». Il sindaco Alemanno, che nei mesi scorsi aveva più volte minacciato di sfondare i caselli con la propria auto nel caso fosse introdotto il pedaggio, adesso tira un sospiro di sollievo: «Le parole di Ciucci dimostrano che la campagna del Pd su questo argomento era solo demagogia. Ora attendiamo entro la fine del mese la convocazione del tavolo che deve definire la questione dei pendolari». Al sindaco risponde il presidente della Provincia Zingaretti, contrario ai pedaggi, a prescindere da chi li debba pagare: «Non capisco Alemanno, ricordo quando si dichiarò a favore del primo ricorso al Tar e quando mi chiese di presentarne un secondo. Allora era d'accordo con noi su cancellare questo balzello». Il tempo non è ancora molto. Ad aprile scade il termine entro cui l'Anas dovrà provvedere ad introdurre i pedaggi sui tratti stradali di sua competenza.

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