La nave carboniera MV Garv Prem che nei giorni scorsi aveva lanciato un allarme per fenomeni di surriscaldamento del combustibile nelle proprie stive, ha ripreso il mare ieri pomeriggio.
«Neigiorni scorsi la nave, che batte bandiera di Singapore, aveva l'incarico di portare carbone nella nostra centrale di Torrevaldaliga Nord. A largo del porto di Civitavecchia ha chiesto aiuto ed è entrata in porto. Enel è stata subito contatta dalle autorità ed ha offerto immediatamente il supporto tecnico, logistico e organizzativo per mettere in sicurezza la carboniera». Come avete evitato il pericolo? «Per prima cosa abbiamo fornito una sostanza schiumogena speciale che è molto efficace nell'abbattere la temperatura del carbone all'interno della stiva eliminando tutti i fenomeni di surriscaldamento. Lo schiumogeno è chiamato F500 ed è una sostanza biodegradabile il cui uso è approvato dal Ministero dell'Ambiente capace sia di estinguere incendi ma soprattutto in poco tempo di abbassare le temperature del combustibile contenuto nelle stive. Enel ne era in possesso e l'abbiamo subito messa al servizio della nave in difficoltà ed in poco tempo i Vigili del Fuoco sono riusciti a riportare la temperatura del carico a valori assolutamente normali». E dopo? «Abbiamo fatto attraccare la nave presso la banchina della centrale di Torrevaldaliga Nord ed abbiamo effettuato lo scarico del carbone nei carbonili coperti, come sempre senza disperdere il carbone né in aria né in mare. Quindi siamo rimasti a disposizione con le nostre strutture ed i nostri impianti in ogni fase delle operazioni di scarico del combustibile». Per il futuro possiamo stare tranquilli? «Di certo quello vissuto in questi giorni è stato un evento molto raro. Ma siamo attrezzati per ogni evenienza. Abbiamo un team di persone capaci, che sono addestrate per situazioni come questa. Credo però che il risultato migliore è arrivato dai sincronismi e dalle sinergie operative attuate con la Capitaneria di Porto, i Vigili del Fuoco, l'Autorità Portuale ed altri, che è giusto ringraziare».