Nuovo bando per 50 auto attrezzate
Solo16 tassisti sono riusciti a ottenere 10 mila euro ciascuno per il «taxi accessibile». A Capodanno, di macchine così su strada, ce ne sarebbero dovute essere 50. Invece meno di un terzo dei tassisti avevano i requisiti - e cioè una macchina da rottamare euro 2 - necessari per utilizzare i fondi messi a disposizione del Comune, 500 mila euro. Il traguardo, però, è solo rinviato. I tassisti avevano chiesto di allargare la rosa. E il Comune li ha ascoltati. La conferma è arrivata dall'assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Sergio Marchi. «Stiamo predisponendo un altro bando» ha spiegato ieri l'assessore Marchi. «Con questa seconda ondata - dice - contiamo di arrivare a 50 vetture, poi faremo un monitoraggio per osservare i risultati e se ne serviranno altre ci impegneremo ancora». L'auspicio è che la somma di mezzo milione di euro stavolta possa andare completamente a buon fine. «Per la prima volta Roma sta investendo su una flotta taxi accessibile a tutte le persone fragili, non solo ai portatori di handicap ma anche agli anziani, alle mamme con carrozzine» dice Marchi sottolineando il punto cardine di una larga operazione di accessibilità ai taxi, che «pone Roma come citta all'avanguardia della mobilità accessibile a tutti». Loreno Bittarelli, presidente Uritaxi e Taxi 3570 spiega cos'è che si è inceppato sul cammino del primo bando. «Noi abbiamo promosso questa iniziativa e i tassisti hanno partecipato al bando - dice Bittarelli -, però esso prevedeva che questi contributi fossero elargiti solo ai tassisti che, in cambio di un veicolo assessibile, avessero rottamato un taxi euro 2 o inferiori, cioè una vettura di 10-12 anni. Si parlava cioè di una cosa come 600-700 mila chilometi di percorrenza. Ma di macchine così ce ne sono pochissime ancora in circolazione. Noi abbiamo seganalato al Comune questa problematica e loro hanno risposto che ce ne erano almeno 600-700, in realtà noi pensiamo che l'anagrafica del VII Dipartimento non sia stata aggiornata». Da qui la proposta. «Noi avevamo proposto all'assessore Marchi - continua Bittarelli - e al dirigente del dipartimento Giovanni Serra di estendere la possibilità di avere il contributo anche per chi rottamava un taxi classificato euro 3, in modo da poter ampliare la fascia di tassisti. E condividiamo il fatto che questo contributo fosse stato legato alla rottamazione: era logico perché era legata alla tutela dell'ambiente». I risultati gli hanno dato ragione. «La scelta restrittiva della rottomazione ha penalizzato il numero di taxi, le persone disabili, ma anche i tassisti ma apprendiamo con soddisfazione del nuovo bando in fase di preparazione». Ma quanto costa una macchina accessibile? «Grazie a sconti particolari con una convenzione con Ford Italia, e con la ditta che fa l'allestimento per questo progetto pilota un taxi attrezzato costa intorno ai 25 mila euro, di cui 7 mila solo per l'allestimento. Altrimenti sarebbe costato 30-35 mila euro, e parliamo di un'autovettura paragonabile a una furgonetta, di quelle del fornaio che porta le rosette la mattina». G. M. C.