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Il grande vantaggio? Entri nel team

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Avevadeciso di iscriversi alla John Cabot ancora prima di finire il liceo. Semplicemente perché anche la sorella più grande ha studiato qui. E s'è laureata in Letteratura inglese. Cinzia si trova molto bene perché «sono seguita dai professori costantemente». Del resto in quest'università non si può andare fuori corso e bisogna necessariamente laurearsi in tre anni. «Quando avrò finito qui continuerò a studiare International Affairs. Avrò tre opzioni: l'Università di Roma Tre, Tor Vergata e la Gregoriana. Credo che andrò a Roma Tre». Non è traumatico il passaggio da un'università americana con un metodo improntato alla pragmaticità a quella italiana sia pure per frequentare un master? «Credo che sarà difficile riambientarsi all'università italiana. Ma è necessario perché in questa maniera ho una specializzazione che posso spendere anche per eventuali concorsi pubblici in Italia». Cosa hanno deciso di fare gli altri tuoi amici di corso? «Alcuni vogliono andare a specializzarsi all'estero. In particolare a Londra». Cosa ti piace di più di questa esperienza di studio americana (a Roma)? «Il grande vantaggio di questo tipo di studi è che ti insegna a lavorare in gruppo, a responsabilizzarti in un team di lavoro. Quando esci dalle università italiane sei pieno di teoria e niente pratica. Qui l'esperienza te la costruisci studiando».

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