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Ho lasciato la Sapienza Là era solo teoria

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Cosìdopo aver preso la maturità classica al Visconti si è iscritto a Economia alla Sapienza di Roma. Ha pure sostenuto i cinque/sei esami del primo anno. Poi la svolta. «Non mi piaceva l'impostazione puramente teorica degli studi alla Sapienza. Insomma nulla da eccepire sulla qualità dei professori e dei metodi d'insegnamento. Ma la differenza con la John Cabot è sostanziale. Per esempio, studi dieci soluzioni potenziali per risolvere un problema. Ma solo una è quella che serve. Alla Sapienza, durante l'esame, le devi pedissequamente ripetere tutte e dieci. Alla Cabot invece devi dare l'unica soluzione valida. Che è quello che poi ti chiederebbero in un eventuale colloquio di lavoro. Si parte dai dati e poi si risolvono». Più concretezza, dunque? «Mi piace la possibilità di riscontrare quello che sto studiando nella vita quotidiana. I miei amici che sono rimasti alla Sapienza fanno fatica a estrapolare immediatamente il nocciolo della questione. Sanno molte cose ma hanno difficoltà a trovare il problema e risolverlo». Quali sono le tue aspettative? «Io voglio lavorare in un'organizzazione aziendale dell'intrattenimento televisivo oppure cinematografico. Ho avuto l'opportunità di frequentare un semestre a Los Angeles, la mecca dell'industria dell'intrattenimento e sono rimasto folgorato».

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