Dodicenne salvata dallo stupro
È entrata nella baracca per andare a trovare la sorella. Quando ha aperto la porta si è però trovata davanti a una scena agghiacciante: tre persone stavano tenendo bloccata al letto la sorella di 12 anni mentre altri due uomini stavano cercando di spogliarla. La ragazza ha subito cominciato a urlare, ha impugnato il cellulare e ha chiamato il 112. Nell'arco di pochi minuti, erano le 9,30 di ieri mattina, i carabinieri del Nucleo radiomobile, coordinati dal capitano interinale Aldo Iorio, sono giunti nel campo nomadi che si trova in via Alessandro Marchetti al civico 7, nel quartiere Magliana. Qui i militari hanno bloccato in flagranza di reato uno degli uomini che stava tentando di violentare la minorenne. Si tratta di un ragazzo di 17 anni, accusato di violenza sessuale di gruppo, lesioni personali e sequestro di persona. Le indagini dell'Arma non sono comunque ancora terminate. Il lavoro dei carabinieri è infatti mirato adesso a individuare gli altri componenti del gruppo che ha cercato di stuprare la ragazzina di 12 anni. Secondo i primi accertamenti, i ricercati, tutti di nazionalità bosniaca (un padre e i suoi tre figli), risultano appartenere allo stesso campo rom dove è stato commesso il tentativo di stupro. In base a quanto riferito dai testimoni ai carabinieri, il padre e i fratelli ricercati avrebbero cercato di violentare la ragazza già due sere fa. Andato a vuoto il primo tentativo, i malviventi sono entrati in azione la mattina successiva. Appena hanno visto la ragazzina passeggiare in mezzo al campo, nonhanno perso tempo: sono di nuovo intervenuti, trascinando la 12enne all'interno della baracca. Soltanto l'arrivo della sorella di 24 anni ha evitato il peggio. Le sue urla e la telefonata alle forze dell'ordine ha dunque permesso alla sorellina di scampare alla violenza sessuale di gruppo. La dodicenne, soccorsa dai militari, è stata poi trasportata all'ospedale San Giovanni, dove è stata medicata dai sanitari. Il ragazzo arrestato, che tra qualche giorno compirà 18 anni, è stato invece portato nel centro di prima accoglienza di Monteverde a disposizione dell'autorità giudiziaria, che nelle prossime ore lo interrogherà. Anche gli altri quattro stupratori che sono ricercati sono comunque tutti accusati di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona e lesioni personali.