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Manca un'area dedicata ai cani

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Nellaselva di cittadini che protestano c'è anche chi è soddisfatto di come il parco è cambiato negli ultimi anni. Certo, tutti si lamentano di quei quarantadue pini abbattuti e non ancora ripiantati, nonostante le continue promesse. Gli alberi ancora non si vedono. Ma ci sono anche residenti contenti: frequentatori abituali di Villa Massimo, mamme, papà, nonni, baby sitter che vengono tutti i giorni a portare i bambini alle giostre nell'apposita area attrezzata con gonfiabili, altalene e cavallucci, e trovano i giardini puliti e ben organizzati. «Io vengo molto spesso - spiega Maristella, mamma di una bimba di due anni - devo dire che ci troviamo bene, le giostre anche se poche sono ben organizzate e trovo ottimo il rapporto qualità prezzo». Anche papà Francesco trova il giardino pulito così come nonna Marisa e nonno Giuliano. Certo i problemi non mancano. E anche chi non si lamenta del verde che non c'è più trova modo di sollevare qualche censura. Ad esempio, i cani. O meglio, i padroni dei cani, uno dei disagi maggiormente avvertiti dai frequentatori del parco. «L'inciviltà non è del cane - spiega nonna Marisa - ma del padrone che non raccoglie gli escrementi o lo lascia camminare sciolto tra i bambini. Trovo maleducati soprattutto i proprietari dei cani più piccoli». Propongono di creare quindi un'area apposita per gli animali, per evitare così che i bambini giocando calpestino gli escrementi. «Ma - dice Federica di 22 anni proprietaria di uno spinone - è il proprietrio del bar che vuole dare la colpa della sporcizia della villa a noi proprietari dei cani, noi siamo molto arrabbiati addirittura un po' di tempo fa il signor Luigi aveva messo un cartello abusivo fuori la villa con su scritto che i cani non potevano accedere, sono venuti i vigili e glielo hanno fatto togliere». Federica però dice di aver notato un miglioramento nella pulizia della villa. «Sono i ragazzi che la sera vengono qui a bere che lasciano sporco non noi con i cani». Il più deluso di tutti è il concessionario del parco Luigi Miglietta, proprietario del «Cafè Bistrot Casina dei Pini», il bar-ristorante che si trova all'interno del parco. È arrabbiato del fatto che le persone non vadano direttamente da lui a spiegargli le problematiche. «Sono aperto al dialogo - spiega Miglietta - chiunque abbia un'idea, una proposta per migliorare lo stato del parco venga a propormela e io se valida la girerò al dipartimento». E continua. «Dal 2001 - anno nel quale Luigi ha rilevato la concessione - la situazione qui è migliorata molto, ho messo l'impianto d'irrigazione, l'illuminazione, puliamo sempre e controlliamo chi entra, un tempo qui si trovavano anche siringhe».

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