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«Anche a Roma c'è un pericolo inondazioni e smottamenti che non va minimamente sottovalutato.

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L'allarmelanciato dal presidente dei Comitati di quartiere a rischio nel XIX Municipio, Massimo Censi, è stato raccolto da Fabrizio Santori, presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale. «Appare quanto mai improcrastinabile - spiega - la riqualificazione e la messa in sicurezza di alcune zone periferiche quali Podere San Giusto, Podere Zara, Torresina e Quartaccio. È necessario che gli organi preposti intervengano immediatamente per porre fine a situazioni di pericolo e abusivismo che si protraggono da troppo tempo e che mettono a repentaglio la salute e la sicurezza dei residenti, soprattutto con l'arrivo del periodo invernale, quando le piogge sono più frequenti e l'area rischia di andare soggetta a smottamenti e allagamenti. Non si possono invocare le calamità naturali - aggiunge - come un paravento dietro cui nascondere incuria e lassismo, se non incoscienza. È quanto mai improcrastinabile un intervento risolutivo nell'area prima che accada l'irreparabile». I cantieri presenti nelle zone Podere San Giusto, in particolare in via Virgilio Testa, Torresina e Consorzio Quarto Grande, sottolinea Santori, «non risultano in regola per lo smaltimento delle acque chiare e nere, aggravando la situazione degli scoli, considerata l'assenza di una condotta che li convogli al vicino fosso delle Campanelle, che necessita di essere pulito e bonificato in quanto unico punto di raccolta delle acque meteoriche dell'intera area, per evitare che un eventuale smottamento distrugga le abitazioni sottostanti. Prioritario anche il ripristino della gabbionatura alla fine di Via Andrea Barbato, per il drenaggio dell'acqua, per evitare frane ed allagamenti».

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