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LauraCandeloro Bancarelle raddoppiate rispetto al numero concesso dalla delibera municipale di 78 posti, mancanza di servizi igienici e il parco attiguo ridotto a un vespasiano pubblico, con buste di plastica piene di urina e feci che si celano tra i rifiuti residui alla chiusura del mercato. Tutto questo succede al mercato rionale di Torre Spaccata in via Cornelio Sisenna, disagi da anni segnalati dal comitato di quartiere. Un mercato bisettimanale di vestiario e calzature che il mercoledì e il venerdì anima via Sisenna, ma il sovraffollamento dei banchi (almeno 130) dove lavorano in gran parte immigrati, proliferati a dismisura anno dopo anno, soffoca l'arteria strozzando il traffico dei veicoli limitato ai soli residenti e «rendendo il passaggio delle auto e degli stessi pedoni molto difficoltoso - lamenta una residente, Mariagrazia Onori - Giorni fa una residente di un palazzo sopra il mercato s'è sentita male e l'ambulanza non riusciva a passare. Inoltre alla chiusura dei banchi rimane un tappeto di immondizia e l'intervento dell'Ama non è solerte, di solito per un paio d'ore rimane tutto lì». Gli abitanti sono costretti a lasciare di notte le proprie auto parcheggiate lontano a causa dell'apertura, l'indomani, dei numerosi banchi, biasima Bruno Di Venuta, del comitato di quartiere Torre Spaccata, mentre il suo presidente Urio Cini denuncia «un'inefficace pulizia dei cassonetti dell'Ama che puntualmente vengono spostati dalle aree appositamente predisposte per far posto ai banchi non autorizzati. In attesa del preannunciato trasferimento della struttura previsto nei pressi di via Namusa, gli abitanti chiedono il rispetto delle norme previste».

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