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Alemanno vuole una giunta come Renata

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Bandierede La Destra, quelle italiane e con le croci celtiche. Qualche saluto romano fuori e standing ovation per Donna Assunta. In prima fila, il presidente de La Destra Teodoro Buontempo, il segretario nazionale Francesco Storace, il capogruppo de La Destra in aula Giulio Cesare Dario Rossin e, tra gli altri, il segretario di Gioventù italiana Gianni Musetti. Una convention che lascerà il segno, quella di ieri all'Eur organizzata dal partito di Storace. Ospite d'onore il sindaco Alemanno, che è anche il primo a prendere la parola. Si dice contento «di ritrovare con Francesco Storace un filo antico di amicizia, legato dalla voglia di dare un servizio all'Italia. Il centrodestra deve crescere - ha aggiunto - e andare avanti, essere una forza politica in grado di creare il cambiamento». Poi sull'ingresso de La Destra nella giunta capitolina, Alemanno ha ribadito: «Oggi non si può dire nulla, bisogna ragionare dal punto di vista del progetto e del percorso politico. Certamente - ha concluso - avere una maggioranza uguale a quella che sostiene la Polverni, che va dall'Udc a La Destra rimane per me un obiettivo». Raggiante Storace che «duetta» proprio con Alemanno: «Grazie per essere qui e non a Perugia (dove era in corso il raduno di Fli ndr)»; replica Alemanno: «Fli ha vocazione centrista»; chiude Storace: «E tresca con i comunisti». La Destra, almeno a Roma, c'è e si è ricompattata. S.N.

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