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Voglia di vestiti da tappeto rosso

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DamianaVerucci Pochi capi acquistati durante l'anno, ma rigorosamente firmati. I romani non rinunciano a vestirsi alla moda anche in periodi di crisi e salutano con entusiasmo i marchi e i grandi stilisti che propongono anche a Roma collezioni a prezzi non proibitivi. È il caso di Tory Burch in via del Babuino. Francesca, davanti alla vetrina commenta: «Pensavo fossero prezzi molto più alti e i capi in vetrina sono davvero belli. Se acquisto pezzi firmati? Sì, stando comunque sempre attenta a non spendere una fortuna». Èquesto il ritornello che ripetono donne, ragazze, teeneager a passeggio nelle vie del centro in un sabato mattina qualsiasi. Lo shopping è ridotto all'osso in tempi in cui, se bisogna stringere la cinghia, tra le prime rinunce c'è proprio quella dell'abbigliamento. Anche se quasi nessuna si prefigge un budget di spesa annuale per vestirsi e quando proprio non si resiste ad una tentazione, si cede. Giusy, ad esempio, poco più che ventenne, va pazza per le scarpe, che acquista anche quando non le servono. «Poco male se poi mi restano pochi soldi per il resto». Mentre Raffaella si serve abitualmente da Zara perché propone collezioni a poco prezzo firmate, però, da grandi stilisti. Anche lei non ha stabilito un limite di spesa per l'abbigliamento, in poche parole quando i soldi finiscono non si compra più. L'idea di avere comunque addosso un capo «unico», che non costi una fortuna, piace anche a chi non segue abitualmente la moda. È il caso di Patrizia che si serve abutualmente all'Outlet di Castel Romano e non disdegna le griffe. «Quando faccio shopping preferisco rivolgere il mio sguardo ad un vestito bello e costoso piuttosto che portarmi a casa numerose buste con dentro abiti mediocri». La spesa più alta per un capo di abbigliamento? «Novecento euro, in occasione di una cerimonia». Marchi come H&M, Mango attraggono soprattutto le più giovani, fashion vicitims per eccellenza, «costrette» però spesso, più delle loro madri, a fare i conti con il portafoglio. «Non rinuncio a vestirmi con stile - racconta Francesca, che ha passato da poco venticinque anni - perché l'abbigliamento è un biglietto da visita importante». Ornella, che di anni ne ha il doppio, conosce tutti i più famosi stilisti italiani e stranieri. Ha sentito che il prossimo 23 novembre esce nei negozi la collezione di Lanvin. «Capisce? Lo stilista che ha vestito Julian Moore al Festival del Cinema di Roma - commenta sorridendo - ho intenzione quel giorno di essere la prima a varcare l'ingresso del Centro Commerciale Porta di Roma per acquistare un abito della sua collezione». (Foto Gmt)

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