Cambio vertice dell'Udc Polemiche sull'età dei capi

.Cioffarelli e Bocca avranno il compito di organizzare l'Udc capitolino in vista della costituzione del Partito della Nazione che si completerà con i congressi locali previsti a gennaio. Nomine decise dal partito nazionale, ovvero da Lorenzo Cesa, ratificate poi dai vertici laziali. Fin qui nulla di particolare se non fosse per due episodi affatto secondari. Le dichiarazioni rilasciate a un quotidiano nazionale del capogruppo Udc in Campidoglio, Alessandro Onorato da una parte e la costituzione del gruppo dei centristi in IV Municipio, grazie al passaggio di due consiglieri del Pd, Fabio De Angelis e Cristiano Riggio, successo incassato dal responsabile Enti locali dell'Udc Roma Ignazio Cozzoli. La sostituzione del capogruppo regionale Udc, Franco Carducci alla guida del partito romano non è stata affatto gradita dal consigliere Onorato che, commentando la scelta dei vertici nazionali avrebbe affermato: «Hanno 140 anni in due». E non a caso, pur essendo stato invitato, ha disertato la conferenza stampa di presentazione del nuovo gruppo Udc in IV Municipio. Un'assenza non sottolineata dai presenti, tra gli altri il vicepresidente della giunta del Lazio, Luciano Ciocchetti e il consigliere regionale, Pietro Sbardella. Eppure qualche precisazione, indiretta, l'ex segretario regionale non è riuscito a trattenerla. «Il nostro è un partito autonomo che non ha in sé né destra né sinistra - ha detto Ciocchetti - siamo un partito territoriale che crea classe dirigente che nasce dai municipi, come me, e segue il percorso della politica che è quello del consenso elettorale. L'Udc è un partito aperto alle donne e a giovani ma occorre lavorare anche 18 ore al giorno, come facciamo tutti noi, e avere il consenso degli elettori». Un partito che cresce e che potrebbe presto riservare nuove sorprese. Non a caso a complimentarsi per la nascita del gruppo Udc in IV Municipio è stato praticamente tutto il Pdl, municipale e comunale.