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Cabine inutilizzate e fuori legge

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Bellia guardarsi, i gabbiotti della Polizia Municipale, in città a partire dal 2005 hanno presentato seri problemi già all'esordio. La struttura e l'abitabilità non rispettavano le norme di legge, senza aria condizionata e senza riscaldamento in estate si trasformavano in forni, in inverno in «grotte» ghiacciate. La maggior parte non aveva la luce né la linea telefonica. Problemi in parte risolti, in parte no. Il gabbiotto di largo Corrado Ricci, protagonista di un insolito crollo, che costò le dita di un piede a un vigile urbano nell'agosto 2007, è ancora chiuso. E la maggior parte delle «cabine protettive» viene regolarmente disertata dagli agenti. Dubbi e perplessità poi, sulla collocazione dei gabbiotti. In molti casi oltre ad ostruire la visibilità degli incroci, le nuove cabine hanno praticamente occupato i marciapiedi rendendo il transito pedonale assai difficoltoso. Come se non bastasse, poi, oltre alla scarsa fruibilità e alla dubbia collocazione delle cabine, si aggiunge anche il costo per il «monitoraggio, la pulizia e la manutenzione». Con determinazione dirigenziale del giugno 2007, si è infatti richiesto un impegno fondi di 357.008,40 euro per 14 mesi. Il costo forfettario al netto dell'Iva per la pulizia e la manutenzione di una singola cabina è stato fissato in 228,50 euro al mese. L'appalto «vive» in proroga, l'ultima sarebbe stata concessa il 30 settembre. A conti fatti, nei primi nove mesi del 2010 la pulizia dei gabbiotti è costata alla Polizia municipale circa 147 mila euro. Un bell'affare, insomma, se si considera che non solo la maggior parte delle cabine viene disertata dai vigili ma che quelle poste appena al di fuori del centro storico sono diventate ormai bersaglio prediletto di vandali e graffitari. Sus. Nov.

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