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«Abbiamo assunto 400 uomini per combattere anche questo fenomeno»

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Etanti ne faremo». Ma sono ancora ai semafori. «Adesso ci stiamo concentrando su altro, sono tante le cose da fare a Roma. Lavoriamo sulla prostituzione, sull'ambulantato abusivo, sul Piano Nomadi. I lavavetri sono importanti, ma ci vuole tempo». Non sono una priorità? «Sul tema non mi è arrivato un esposto sul tavolo». Quali sono gli ostacoli incontrati durante le vostre operazioni? «Vede, occorre una presenza capillare sul territorio. E poi il lavavetri è un'attività che fanno persone non proprio benestanti, quindi è difficile recuperare i soldi delle multe». Come si spostano sul territorio? «Li combattiamo da una parte e spuntano da un'altra. Roma è grande e abbiamo difficoltà a fare tutti i servizi richiesti. Facciamo il possibile». Comandante, ma spesso i lavavetri lavorano proprio vicino ai gabbiotti dei vigili. «Ma quei gabbiotti sono occupati?». Spesso sono vuoti. «Perché è un luogo di ricovero, non di lavoro». E quando i vigili ci sono? «Se il vigile è lì si deve occupare del traffico, ci sono delle priorità». Quindi bisogna farsene una ragione? «Lo sforzo dell'amministrazione c'è. Stiamo assumendo 400 vigili. Inizieranno il corso il 10 novembre e il 1° dicembre saranno in campo. Abbiamo anche sistemato le posizioni in merito ai comandanti e ai vice. Il lavavetri è un problema di decoro, l'ordinanza del sindaco evidenzia che è un tema da affrontare. Quanto prima, con le nuove forze, ci concentreremo di nuovo sui lavavetri».Fab. Per.

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