Si è sparata sotto interrogatorio
Ci sarebbero due inchieste - della Procura civile e militare di Roma - dietro il suicidio del tenente dei carabinieri ed ex Miss Rocchetta Claudia Racciatti, 29 anni, di Vasto. La tragedia è avvenuta l'altro ieri mattina nella caserma allievi ufficiali «Carlo Alberto Dalla Chiesa»: la ragazza si è sparata un colpo al cuore con la pistola di ordinanza davanti a due colleghi che erano nel suo ufficio. I fascicoli sarebbero stati avviati dai magistrati pochi mesi fa ipotizzando il reato di furto. Alla base i sospetti di una ufficiale collega di Claudia che l'avrebbe accusata della sparizione di alcuni oggetti. Non solo. Con l'avvio delle indagini erano partiti anche gli accertamenti. Uno di questi, la perquisizione dell'alloggio di Claudia Racciatti. E secondo indiscrezioni, durante i controlli i militari avrebbero trovato proprio gli oggetti mancanti alla collega che l'aveva denunciata. Una situazione che rischiava di offuscare la carriera da sempre luminosa della giovane: prima maresciallo dell'Arma, nel 2003 vincitrice del concorso per ufficiali, testimonial dei carabinieri sui manifesti per l'arruolamento, inserita nel calendario storico 2010, e con un passato da Miss Rocchetta a Miss Italia '99. Un macigno che ha fatto crollare nervi e speranze della bella tenente. La mattina della tragedia, infatti, pare che i due carabinieri presenti nell'ufficio di Claudia fossero lì per l'inchiesta, per dirle che le cose si stavano mettendo male. «A noi sembra strano e impossibile quello che è successo - dice il padre di Claudia, Domenico, comandante della stazione della Forestale a Vasto - Spero che si riesca a fare chiarezza, ora so solo che avevo una figlia e adesso non c'è più». Per un assurdo disegno del destino, a Vasto è in servizio il tenente Emanuela Cervellera, comandante del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia dei carabinieri. A Modena, per gli anni del corso ufficiali le due hanno diviso la stessa stanza.