Per tentare di stuprarla l'ha inseguita anche in albergo, sulla Tuscolana.
Constantin,30 anni, senza fissa dimora. L'ha bloccata, palpeggiata, cercando di andare oltre. Lo hanno bloccato gli agenti del Commissariato San Giovanni diretto da Francesco Bova, allertati da un collega che dalla finestra di casa davanti all'Hotel Tuscolano ha visto parte della scena e ha sentito le grida della ragazza romana di 23 anni. Il fattaccio l'altra sera. Alle 22 la giovane sta andando da un'amica che abita non molto distante da lei per poi recarsi assieme in un locale. Non è la prima volta che a quell'ora cammina da sola sulla Tuscolana. Capita spesso. È la prima volta invece che vede quel tizio. Quando gli passa davanti, lui sta parlando con un altro, forse un connazionale. Si accorge di lei, smette di chiacchierare e la punta. La giovane se ne accorge. Allunga il passo. Lui non molla, la raggiunge e comincia il terrore. Prende la ragazza per un braccio, la strattona tirandola a sé e comincia a palpeggiarla, a toccarle il seno. La poveretta grida, si dimena e riesce a divincolarsi. La paura non le fa perdere la testa. Vede l'insegna dell'hotel ed entra dentro spiegando che sta accadendo. Però anche il moldavo si presenta in albergo. È su di giri. Ha bevuto. E non è per niente preoccupato delle conseguenze, del fatto che la ragazza non è più da sola, ci sono testimoni pronti a chiamare la polizia. Costantin si getta su di lei e allunga le mani. Nell'albergo per qualche attimo c'è il panico. Lei che grida, il moldavo che la vuole e il personale dell'hotel che vuole evitare il peggio ma anche chiamare i soccorsi. Non sono gli unici a vedere la scena e a sentire le grida. Di fronte all'Hotel Tuscolano, dalle finestre di casa c'è anche un'altra persona ad assistere alla scena. È un poliziotto fuori servizio. Chiama subito il 113 e in un lampo si precipitano sul posto le volanti del Commissariato. Il moldavo viene bloccato e portato via. Dagli archivi non risulterebbe un tipo pericoloso. Ha piccoli predecenti. Eppure. È stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale. Non si sa come mai Constantin quel giorno, a quell'ora fosse sulla Tuscolana. Non ha un tetto sopra la testa, una residenza. Agli agenti ha detto che sbarca il lunario a Pomezia, sul litorale romano. E non è dietro l'angolo. Le indagini non sono finite. Gli investigatori stanno accertando se il moldavo avesse punti di appoggio in zona e chi fosse l'altro col quale parlava mentre la ragazza è passata a piedi. L'ultima violenza sessuale sventata sulla Tuscolana risale ad agosto. Una romena di 12 anni stava per essere stuprata da tre connazionali di 20, 21 e 30 anni ma è stata salvata dall'intervento dei suoi genitori, di carabinieri e polizia. Il fatto è accaduto all'interno di un immobile abbandonato e occupato abusivamente da alcune famiglie romene in piazzale della Stazione Tuscolana. I tre, appena hanno visto che i genitori della ragazzina stavano uscendo, si sono avventati sulla giovane vittima per trascinarla in un angolo e cercare di violentarla. Ma le grida della ragazzina sono state avvertite dai familiari aggrediti dai tre.L'arrivo di polizia e carabinieri ha evitato il peggio. Fab. Dic.