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Nove scuole su 10 non sono a norma

Protesta all'Eur contro l'accorpamento della scuola elemantare

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Un estintore scarico, una porta tagliafuoco che non c'è, ascensori dove non c'entra una sedia a rotelle, infiltrazioni. L'elenco potrebbe continuare all'infinito. Le scuole capitoline, infatti, non godono di buona salute rispetto alle leggi che andrebbero attuate sulla sicurezza e sulla messa a norma degli edifici scolastici. Sugli oltre 1400 plessi infatti è stimato che nel 90% dei casi c'è «qualcosa» fuorilegge. Un problema che, è bene ricordare, sta per compiere 29 anni. Dal 1982 infatti la legge è precisa (sin troppo) sulle caratteristiche che devono avere gli edifici che ospitano scuole e, per questo, ogni anno si va in deroga. Servirebbero infatti decine di milioni di euro, troppi per qualsiasi bilancio. E non si tratta soltanto delle norme antincendio tutto sommato meno impegnative, quanto piuttosto di tutti quegli interventi sulla staticità degli edifici che soprattutto nelle scuole antiche del centro storico rappresenta più di un problema. Ecco allora che si è corsi ai ripari con un primo fondamentale passo: il monitoraggio sullo stato di salute delle scuole. La delibera votata su proposta del presidente della commissione Scuola, Antonio Gazzellone circa un anno fa, ha infatti dato il «la» agli uffici dell'assessore ai lavori pubblici, Fabrizio Ghera per avviare la ricognizione. Si chiama «libretto di manutenzione scolastica» e, con la collaborazione di ogni singolo Municipio consentirà, a breve, di realizzare una vera e propria «anagrafe scolastica» e quindi programmare interventi e risorse. Nel frattempo però sta prendendo forma il Protocollo d'intesa tra il Provveditorato interregionale e il Campidoglio, che prevede 17 interventi di messa in sicurezza di alcuni edifici scolastici per otto milioni di euro finanziati dal Cipe. «L'amministrazione comunale sta rivolgendo grande attenzione al settore delle manutenzioni scolastiche - sostiene Ghera - oltre ai 17 interventi finanziati dal Cipe, stiamo proseguendo l'attività di redazione dei progetti per la prevenzione incendi e l'adeguamento alle norme di sicurezza nelle scuole per oltre 4 milioni di euro e continua anche la collaborazione con l'Inail per quanto riguarda 12 interventi per un importo pari a 3 milioni e 700 mila euro. E, vorrei sottolineare che è la prima volta che il Comune di Roma vince il bando dell'Inail». Nel Piano Investimenti del Campidoglio ha già impegnato inoltre 17 milioni e mezzo per la realizzazione di 10 progetti inerenti a edifici scolastici e 7 progetti relativi ad asili nido. Nel frattempo continuano gli interventi di messa in sicurezza dei plessi scolastici comunali, per un totale di oltre 43 milioni di euro e sono in corso le procedure di affidamento per le opere relative all'anno 2009 per 9 milioni e 800 mila euro. «Stanno poi per essere messi a gara i 400 progetti elaborati da Risorse per Roma in accordo con i vigili del fuoco per la messa in sicurezza, per i quali sono stati già stanziati 4 milioni di euro - ricorda ancora l'assessore ai Lavori pubblici -. È certamente importante intervenire sulle norme anticendio ma il lavoro maggiore da fare è sulla staticità degli edifici e la loro messa a norma per la sicurezza che riguarda soprattutto le scuole più antiche dove a causa della conformazione degli edifici risulta difficile anche intervenire».  

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