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Americana salvata dallo stupro

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Monti L'aggressore picchiato dagli amici fuori l'hotel. Ha il naso rotto

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Vittimaun'americana di 22 anni. Denunciato un afghano di 25. I fatti l'altra notte in via Urbana, nel rione Monti, all'hotel Ivanhoe. La studentessa statunitense trascorre la serata in un pub della zona. È insieme ad alcuni amici: fanno parte di una comitiva di circa venti persone partita dalla California e giunta a Roma per trascorrere una vacanza. Nel locale c'è anche l'afghano. È un senza fissa dimora, rifugiato politico, dorme dove capita, molti suoi connazionali tracorrono la notte sotto le pensiline della stazione ferroviaria all'Ostiense. I due forse si piacciono. Trascorrono un po' di tempo insieme. Poi lei decide di tornare in albergo. Chiamano un taxi e si fanno portare in via Urbana. È la giovane a pagare la corsa. Assieme salgono in camera. La studentessa non è da sola. Divide l'alloggio con un'altra. Per cui si ritrovano in tre: la statunitense, l'amica e l'afghano. La ragazza però non vuole che lui resti. Il ragazzo non sente ragioni. Ci prova. Si distende sul letto con lei. E poi, stando al racconto della giovane, comincia a toccarla. La palpeggia, vorrebbe andare oltre. A questo punto la paura monta. La statunitense grida attirando i suoi amici vicini di stanza. Entrano in due. Spingono lo straniero in corridoio fino a farlo uscire a forza dall'albergo. In strada si sono altri tre della comitiva. Stavolta però sono botte. L'afghano le prende di santa ragione finendo all'ospedale San Giovanni col setto nasale fracassato con venti giorni di prognosi. La notte burrascosa richiama i carabinieri della Compagnia Roma Centro diretta dal maggiore Luigi De Simone. Il finale: la statunitense ha denunciato l'afghano per tentata violenza sessuale. Mentre per le lesioni che ha subito lui non se l'è presa con nessuno. Almeno per ora. Fab. Dic.

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