Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Presi gli amanti-ricattatori

default_image

  • a
  • a
  • a

Chiedevanosoldi per non rivelare segreti privati, piccanti e di lavoro. Lei, Francesca M., 39 anni, segretaria di una società di intermediazione finanziaria, sposata con un avvocato e madre di due figli, passava le informazioni a lui, Giampiero Z., coetaneo e suo amante, cotitolare di una panetteria all'Aurelio, uno che si spacciava per amico degli ex della banda della Magliana citandoli coi soprannomi di «Romanzo Criminale». Dall'inizio dell'anno quattro le vittime, 220 mila euro incassati. Così ripartiti: 100 mila, 100 mila e 20 mila euro. La quarta persona si è rifiutata di pagare. Per allegerire la sua posizione il panettiere ha detto che ricattava perché usurato: aveva chiesto 30 mila euro in prestito e doveva restituirne 300 mila. La stessa cifra che ha speso per regalare alla segretaria oggetti di lusso: borse e scarpe di marca, orologi e monili. I presunti ricattatori-amanti sono stati arrestati dalla Squadra mobile di Vittorio Rizzi al termine di una indagine partita a settembre. Una socia dell'impresa dove lavorava anche la ricattatrice si presenta in Questura e racconta la sua storia da incubo. Riceve anche trenta sms al giorno e poi telefonate su telefonate di un uomo che continua a ripeterle: «Ti conviene pagare, siamo amici del Freddo della banda della Magliana». La stessa frase che l'uomo avrebbe ripetuto anche agli altri malcapitati. All'ultima vittima aggiunge: «Paga o rapiamo tua figlia». Il panettiere le chiede 300 mila euro per non divulgare documentazione compromettente relativa alla sua attività. Gli investigatori della Mobile si inseriscono nella trattativa e fanno scendere la richiesta di denaro a 100 mila euro. Poi fissano il luogo dello scambio: il bar Castellino di piazza Venezia. Nelle altre occasioni Giampiero Z. incontrava le sue vittime in angoli appartati o al parcheggio. S'infilava il passamontagna e arma giocattolo in pugno entrava nell'auto del ricattato incassando i soldi. Con l'ultima vittima il luogo cambia. E cambiano pure le modalità. Gli accordi sono: la signora deve entrare nel bar con la borsa in spalla e il denaro all'interno. Quindi lui si avvicina, le sfila la sacca e sparisce. Tutto è andato secnondo i piani. Solo che invece di svignarsela è stato arrestato dali uomini della Mobile. Fab. Dic.

Dai blog