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Quarantotto ore per le tariffe taxi

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.In altre parole, sull'aumento delle tariffe da una parte e su sconti (fino al 50%), scontrini, licenze dall'altra. La materia, che ha bloccato il Consiglio comunale per otto sedute consecutive, è delicata. Non a caso due giorni fa il capogruppo Pd, Umberto Marroni denunciava «pressioni» della categoria sulla commissione e ieri è scoppiato il finimondo sulla risposta del consigliere capitolino Pdl, Ugo Cassone al presidente dell'Adoc, Carlo Pileri «reo» di aver dichiarato che cittadini e consumatori non vogliono l'aumento delle tariffe, snocciolando costi di altre capitali. «L'Adoc dimostra sui taxi di non assolvere in modo equilibrato il suo mandato di rappresentante degli utenti - accusa Cassone -. Per poter far questo occorre conoscere i diritti e i doveri di un prezzo amministrato quale è quello dei taxi, nonché minime nozioni di economia». Dichiarazioni cavalcate subito dall'opposizione. In pochi però si sono accorti di un volantino che gira da qualche giorno nei posteggi taxi dove le critiche alla delibera ora al vaglio della commissione vanno ben oltre le note politiche di consiglieri e consumatori che, forse troppo presi a parlarsi tra loro, ingorano quanto sta accadendo fuori. Il volantino finisce con un invito esplicito: «Tenetevi pronti allo sciopero generale».

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