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Renata rinuncia al partito ma vuole sportelli-sezione

Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini

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Marcia indietro. Ma non troppo. Il partito della Polverini non si farà. Almeno per adesso. Apriranno invece «gli sportelli» sul territorio. Se saranno «parenti» lontani delle sezioni o dei circoli di partito, o più semplicemente un modo per portare l'amministrazione regionale dai cittadini, è presto per dirlo. Fatto sta che in questo primo round il Pdl locale l'ha spuntata. Almeno per il momento. La scesa in campo alle amministrative di marzo (solo nella provincia di Roma si vota in 35 comuni) di una lista civica della presidente della Regione, più volte paventata ma mai ufficializzata è stato (e probabilmente sarà) uno di motivi di scontro più significativi tra gli esponenti del Pdl e la Polverini stessa. Semplici le cause. Soprattutto nella provincia di Roma dove gli unici rappresentanti alla Pisana appartengono alla Lista Polverini e al listino bloccato, il Pdl dovrà recuperare il disastroso gap della mancata presentazione della lista alle regionali. Un punto, questo, reso ancora più debole dalle divisioni interne del partito e dalle nomine nelle aziende regionali che avrebbero dovuto in qualche modo «ripagare» gli esclusi di Roma e provincia e che invece tardano ad arrivare. Non ha retto neanche la «scusa» di Futuro e Libertà. Presentare una lista civica targata Polverini per assorbire l'uscita dei finiani dal Pdl è un altro punto che i vertici del partito non mandano affatto giù. «Quei voti li toglierebbe solo al Pdl», commenta qualcuno nei corridoi della Pisana. E non è tutto. Il partito potrebbe presto richiamare i consiglieri eletti nelle fila della Lista Polverini con i voti del Pdl Roma per «svuotare» sul nascere il futuro partito (o movimento) legato alla presidente. Anche se non tutti potrebbero rispondere al «richiamo». Un compromesso però sarebbe stato raggiunto. E la numero uno della Pisana avrebbe già chiarito con i suoi che il «partito non si farà». Intanto però ci si organizza per aprire degli «sportelli» sul territorio con il simbolo della Lista. E, forse, per non farsi trovare comunque impreparato, un consigliere regionale di Lp starebbe già lavorando sui candidati di «una lista civica» per le amministrative di Ciampino e Colleferro. Forse la vera partita è ancora tutta da giocare.

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