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Morte sospetta in carcere Sei nei guai

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Ilragazzo era stato arrestato per detenzione di stupefacenti nel gennaio 2009. In passato era stato malato di anoressia e da quando era entrato in carcere aveva iniziato a perdere molti chili di peso. Ricoverato anche al Pertini, era stato rimandato in carcere, dove poi è morto per un arresto cardiaco imputabile alla denutrizione. Il caso di La Penna richiama quello di Stefano Cucchi, anche se la morte del giovane viterbese non sarebbe correlata secondo la Procura con delle percosse subite quanto, semmai, con una vicenda di malasanità. «Simone La Penna, una morte che si poteva evitare - commenta il consigliere regionale della lista Bonino-Pannella, Rocco Berardo - Ma ora, subito, va assunta anche da parte della Regione una indagine sulla struttura sanitaria».

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