Sui rifiuti a scoppiare è solo il centrosinistra
.E sì perché la questione dei rifiuti è, come sempre, squisitamente politica. Nulla toglie ovviamente alle proteste dei cittadini che, liberi dalle tessere di partito, hanno partecipato ieri alla manifestazione contro la realizzazione dell'inceneritore di Albano. Erano pochi però. Certamente c'erano i comitati vicini all'estrema sinistra. Talmente presenti che hanno cacciato via alcuni militanti di Futuro e Libertà (e il gruppo di Fini che protesta contro Regione e Comune di Roma è senza dubbio un'altra novità). Non è tutto però. Anche il Pd ha fatto la sua parte alla vigilia della manifestazione di ieri. L'annuncio del Pd Roma di un convegno per il 27 ottobre dal titolo «Attuare subito il Piano rifiuti per evitare l'emergenza a Roma», sarebbe stato, secondo indiscrezioni, poco gradito al partito del comune laziale. Ma soprattutto al consigliere regionale del Pd, Carlo Ponzo, che non le ha mandate a dire: «Invitiamo il gruppo Pd del Campidoglio a una condotta più attenta e rispettosa dei voleri dei territori di chi ci vive e ci lavora. Chiedo quindi al gruppo Pd di Roma di cancellare l'iniziativa e di aprire un tavolo di confronto con il Pd provinciale e tutti i sindaci del territorio». Replica precisa del gruppo Pd del Comune di Roma. «L'iniziativa è aperta a tutti, sindaci compresi. Ricordiamo infine al consigliere regionale del Pd - continua la nota - al di là delle legittime posizioni, che il termovalorizzatore di Albano è stato autorizzato dalla giunta Marrazzo e dal centrosinistra e non dal sindaco Alemanno». Uno «schiaffone» di verità, quello del gruppo capitolino che, forse, riuscirà a calmare gli animi e a trovare, finalmente una soluzione definitiva ai problema rifiuti. Malagrotta, in proroga dal 2005, resterà aperta almeno un altro anno. Forse sarà l'ultimo. L'impegno di Alemanno è di dare un'alternativa alla Polverini entro la fine dell'anno. Il piano rifiuti della Regione verrà invece approvato dalla giunta entro novembre. Speriamo non subisca la stessa sorte di quello varato dal commissario straordinario sui rifiuti del Lazio nel 2008, Piero Marrazzo.