L'Eur si arrende alle doppie file
Macchine in doppia fila, alle fermate dell'autobus, nelle aree riservate ai motorini. Anche sopra ai marciapiedi, in curva, sotto ai «divieto di sosta» e sulle strisce pedonali. All'Eur la sosta selvaggia è diventata ormai all'ordine del giorno. Soprattutto la mattina. Troppi gli uffici rispetto ai posti per le auto. Ed ecco allora che chi non trova parcheggio preferisce «buttare» la macchina un po' dove capita, piuttosto che allontanarsi qualche centinaio di metri e trovare un posto regolare. Le strade dove regna maggiormente il caos sono viale Europa, viale Beethoven, viale Pasteur, il Quadrato della Concordia, viale della Civiltà del Lavoro e viale dell'Agricoltura. La storia è sempre la stessa. Numerosi i veicoli, anche camioncini di scarico merci, lasciati in doppia fila, persino a spina di pesce. Spesso le auto occupano anche i parcheggi riservati ai ciclomotori, le fermate dell'autobus e le strisce pedonali. Tra il Palazzo della Civiltà italiana e il Palazzo dei Congressi ogni angolo è buono per lasciare la macchina. Ce ne sono persino agli incroci e sopra ai marciapiedi. Anche chi dovrebbe rispettare il codice della strada, dando il buon esempio, viola le norme. Un'auto dei vigili urbani ieri mattina si trovava in doppia fila su viale Beethoven, all'altezza di viale Asia. Gli agenti l'avevano lasciata lì mentre erano intenti a fare multe proprio a chi sostava selvaggiamente. Un'altra della polizia era invece parcheggiata all'angolo tra viale Europa e viale Pasteur. Di fronte al 19° dipartimento del Comune di Roma, al Quadrato della Concordia, c'era poi una vettura in doppia fila che sul cruscotto riportava la scritta «sosta autorizzata». Da chi? Proprio dall'Amministrazione capitolina. All'Eur non mancano neppure i parcheggiatori abusivi. Ieri mattina ce n'erano ben quattro (una donna italiana e tre uomini stranieri) a presidiare l'area intorno al Colosseo quadrato. A risentire del problema sono soprattutto i lavoratori che ogni mattina sono costretti a dare anche due euro per non incorrere in problemi. Per i residenti dell'Eur, invece, le emergenze sono altre. Al primo posto c'è la prostituzione. Appena un mese fa è stata organizzata una fiaccolata per contrastare questo «fenomeno dilagante» che, non solo di notte ma anche di giorno, riguarda strade come viale Tupini, viale Egeo, viale della Tecnica, viale dei Primati sportivi, viale del Ciclismo, viale dell'Umanesimo e viale Romolo Murri. «Evito di far scendere mia moglie sotto casa ad aspettarmi, per paura che una macchina le si possa avvicinare, scambiandola per una lucciola» racconta Andrea De Bernardinis, esponente del Consiglio di quartiere Eur. «Molti residenti hanno paura. La gente è ormai esasperata da questa situazione» aggiunge Jocelyne Amato, presidente del Comitato di quartiere Eur. Alcuni cittadini si sono anche detti pronti a ronde anti-prostituzione, una proposta del consigliere provinciale del Pdl Marco Scotto Lavina. «Se il fenomeno non dovesse fermarsi, andremo in giro per le vie del quartiere a bordo delle nostre auto con fischietti e campanelli per dare fastidio ai clienti» ha spiegato. Oltre alla prostituzione, sono molti i residenti che risentono dello stato di abbandono del quartiere. Uno dei problemi più sentiti sono le scritte e i volantini sui muri. Lo scorso maggio il Comitato di quartiere Eur ha organizzato una giornata di pulizia che ha visto all'opera volontari sia residenti che cittadini di altre zone, supportati dal personale dell'Ama. «Stiamo organizzando un'altra iniziativa simile, sempre con il sostegno del Comune - ha spiegato Jocelyne Amato - Sono troppi gli edifici e i monumenti deturpati». Ma il problema del degrado è sentito anche nei pressi delle due fermate delle metropolitane dell'Eur. All'uscita di Fermi e Palasport, oltre ai graffiti sui muri, ci sono per terra cumuli di cicche di sigaretta, cartacce e rifiuti vari.