Il latino alle Elementari
Rudimenti della lingua e letteratura latina già alle Elementari per cominciare fin dai primi anni di scuola a far conoscere e apprezzare la storia di Roma e le sue tradizioni agli studenti capitolini. L'idea è stata lanciata ieri dall'assessore comunale alla Scuola Laura Marsilio: «L'obiettivo - ha detto l'assessore - è quello di introdurre un progetto, nelle scuole che vorranno aderirvi, per un primo insegnamento del latino, una cultura che si deve recuperare». Un recupero, a dir poco doveroso, da quando lo scellerato decreto legge 348 del 1977 ha abolito l'insegnamento obbligatorio della lingua latina nelle scuole medie. A detta di molti docenti una decisione nefanda che ha «segnato» tutte le generazioni di studenti che dopo quella data hanno scelto alle superiori studi classici. Nel progetto della Marsilio non c'è nessun obbligo, è ovvio. Ma la consapevolezza che l'amore per la propria città, il suo passato e le sue tradizioni nasce dalla conoscenza «a tutto tondo» della sua storia e cultura. Compresa la lingua. Invece di ironizzare come fa il consigliere Bucci (Idv): «Strano tagliare e proprorre latino insieme» sarebbe più giusto chiedersi: Chi potrà (o vorrà) insegnare il latino alle classi elementari? Anche perché non è materia da maestre. E ancora: Ci saranno i fondi per sostenere un progetto così interessante ma sicuramente dispendioso? Entusiasta invece del progetto è l'assessore alle politiche educative del IV Municipio Francesco Filini: «Siamo convinti che l'iniziativa, volta a riscoprire le origini del nostro popolo e della nostra lingua, sarà accolta positivamente dalle scuole del territorio romano. L'assessore Marsilio potrà contare sulla massima collaborazione e sostegno da parte del Municipio IV». Un incitamento alla Marsilio ad andare avanti con il corso di latino.