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Si apre la corsa ai congressi È guerra di tessere nell'ex Fi

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.È il tormentone della mattinata conclusiva della convention «Roma Capitale» organizzata dall'ormai noto «correntone del pesto», ovvero da quell'anima azzurra composta da Cicchitto, Antoniozzi, Sammarco, Baccini. Il botta e risposta tramite agenzie del presidente dei deputati, Fabrizio Cicchitto e del coordinatore nazionale dei Giovani del Pdl (alias Giovane Italia), Francesco Pasquali ha da una parte rinvigorito un movimento giovanile romano degli ex Fi, prima guidato da Alessandro Colorio, praticamente «raso al suolo» con una semplice comunicazione, dall'altra mette in evidenza una lotta tutta interna che rischia di lasciare sul campo più di una vittima. Il «blitz» operato dal coordinatore dei giovani, che, come sottolineano praticamente tutti i presenti, «è anche consigliere regionale eletto nel listino, ex segretario del ministro Sacconi e compagno della consigliera Veronica Cappellaro», non è andato proprio giù alla base. Tanto che Cicchitto dal palco del residence Ripetta è uscito allo scoperto, facendo prima «i complimenti al lavoro di Giorgia Meloni mentre altrettanto non si può dire - ha detto Cicchitto - per il coordinatore dei giovani della ex Fi». Dura la replica di Pasquali (che alla fine non è arrivato in via di Ripetta): «Sul territorio c'è già in campo una seconda generazione Pdl che, con orgoglio e dignità, non accetta di piegarsi a logiche di corrente, non china il capo davanti a baroni locali». Ma questa è solo la punta dell'iceberg. Dietro, o sotto, alla faida tra correnti si intravedono i congressi di primavera. Un passaggio chiaro e forte del sindaco Alemanno intervenuto alla convention che non parla più di congressi locali ma della necessità di un congresso nazionale per un grande slancio del partito e un ricambio dei dirigenti locali. Scoppia, allora, la guerra del tesseramento che, una parte degli ex di Fi vorrebbe addirittura cancellare dal regolamento, forse per non ritrovarsi sconfitti da chi le tessere ce l'ha ma, in virtù della mancata presentazione alle regionali della lista Pdl Roma, non ha ruoli di governo o di gestione all'interno dell'amministrazione regionale. Un nodo questo che pesa come un macigno e sul quale aleggia l'assenza di ieri alla convention targata Sammarco del commissario europeo, Antonio Tajani e del coordinatore regionale Pdl, Vincenzo Piso.

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