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Dal medico col rischio di finire schiacciati

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.Allora l'Asl RmC si è inventata lo stratagemma per non correre pericoli: distribuire i numeretti come al banco del supermercato. Massimo quaranta. Di più non si può se non si vogliono rischiare crolli. L'orario di apertura sarebbe dalle 8,30 alle 12,30. Ma alle 10 i bigliettini sono già finiti. Insomma, chi arriva dopo è invitato a ripassare. Il poliambulatorio della Garbatella, in realtà, è stato dichiarato inagibile più di un anno fa. Gli ambulatori che si trovavano nelle stanze dal secondo al sesto piano sono già stati tutti trasferiti. Restano però gli uffici al primo piano per la scelta del medico di base e per l'esenzione dal ticket. Il cartello all'entrata è criptico: «Al fine di non sovraccaricare le sale d'attesa, secondo le disposizioni dell'ufficio tecnico dei vigili del fuoco, al mattino saranno distribuiti 40 numeretti e al pomeriggio (solo martedì e giovedì) 30». Il portiere è più chiaro: «L'edificio è pericolante, ci hanno detto di non sforare il limite di quaranta persone». Ma non tutti i pazienti lo sanno. Mara deve fare il cambio del medico di base e rimane stupefatta: «Se questo palazzo non è sicuro, cosa accade se invece di 40 entrano 41 persone?». Floriana non nasconde qualche timore: «A dire la verità quando vengo qui un po' di paura ce l'ho». Mentre Bruno cade dalle nuvole: «È assurdo, avrebbe un senso se ci fossero pochi medici ma non perché l'edificio non è sicuro». L'infermiere che distribuisce i biglietti allarga le braccia: «È da un anno che ci dobbiamo spostare in un altra sede e siamo ancora qui». La sala d'aspetto ha un aspetto surreale: la stanza dove lavorano gli operatori al posto della porta ha un telo bianco e i pazienti aspettano a un metro dagli sportelli senza il minimo di privacy. Per non parlare della sedia sui cui passa le giornate l'addetto alla biglietteria: pare presa da una discarica, è completamente lacerata con la gomma piuma che spunta sotto un cuscino.

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