Estorce soldi al marito sulla sedia a rotelle
Primaha un incidente e finisce sulla sedia a rotelle. Poi viene sottoposto a ogni tipo di angherie e minacciato di morte dalla moglie, dal cognato e da un loro amico che cercano di portargli via i soldi del rimborso assicurativo. A restituire la serenità a un trentenne del Bangladesh sono stati i carabinieri della stazione Alessandrina, che hanno arrestato i tre connazionali dell'uomo per estorsione. Dopo aver incassato un cospicuo risarcimento per l'incidente, subito nel 2007, l'interesse dei familiari verso il conto corrente dell'uomo si erano fatte sempre più pesanti ma le sue condizioni erano tali da non poter reagire alle continue minacce e percosse dei familiari, che gli chiedevano continuamente denaro. Una volta, oltre a minacciarlo di morte, per convincerlo a sborsare 20.000 euro, la moglie e il cognato lo hanno picchiato, cacciato di casa, costringendolo a dormire per quattro giorni tra una chiesa e un parco pubblico. Successivamente, dopo pochi mesi, il cognato e la moglie, sempre minacciandolo di morte e di buttarlo con la carrozzella per le scale, gli hanno estorto altri 10.000 euro. Mentre era in ospedale, sempre il cognato gli ha sottratto 350.000 euro dal suo conto corrente con i quali ha acquistato nove banchi di ambulanti a Genova. Dopo l'ultima richiesta (50.000 euro, altrimenti gli avrebbero tagliato la testa) la vittima ha denunciato tutto ai carabinieri, raggiungendo la caserma con l'aiuto di un connazionale. Alla consegna del denaro si sono presentati anche i militari, che hanno arrestato in flagranza, con l'assegno in tasca da 50.000 euro, il complice mandato dalla moglie e dal cognato. I due fratelli sono stati fermati, in un secondo momento, e dovranno rispondere di estorsione continuata in concorso. La moglie è a Rebibbia. Il cognato e il complice, a Regina Coeli.