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Un'alleanza a tre per costruire la Capitale di domani

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Loha detto da Shanghai, dall'Università Tongji dove gli esperti romani ne hanno anticipato i contenuti, il sindaco Gianni Alemanno. «La presentazione avverrà alla fine di un percorso» ha spiegato. Il percorso inizierà il 28 ottobre, in occasione del discorso di metà mandato, in cui sarà rivelato anche il Piano Strategico di Sviluppo. «Si comporrà di un evento per spiegare ogni progetto, con incontri, attività e un Consiglio Regionale straordinario, poiché l'evento di gennaio sarà la sottoscrizione del comitato di Programma fra Roma Capitale, Regione e Governo nazionale», ha spiegato Alemanno dopo la lezione alla Università Tongji. Il Programma mette insieme le risorse e l'impegno di Roma Capitale ma anche i progetti di Regione e Governo centrale che hanno un'influenza sulla città. «Ognuno dei progetti sarà sostenuto da accordi specifici con enti istituzionali o privati o società civile» in base ad un principio di «mobilitazione contemporanea della filiera istituzionale e della società civile». Alcuni progetti sono già noti, come la demolizione e la ricostruzione di Tor Bella Monaca, e Fiumicino 2; altri sono in fase di studio, come nuovi modelli per le periferie, un nuovo Polo Sanitario di Eccellenza per cui si attendono indicazioni dalla Regione, innovazione della ricerca e sviluppo proveniente dal lavoro con università e imprese, ha Alemanno. I progetti sono tutti esemplificativi di una strategia. Essi ruotano attorno a 5 obiettivi, ha spiegato Alemanno: una capitale del sapere, una capitale solidale, una capitale competitiva, una capitale a impatto 0 e una capitale centro della cultura e del tempo libero. Fra i progetti pilota il sindaco di Roma ha fatto l'esempio di Fonopoli, la Via del Mare, il Waterfront di Ostia. Parlando ai docenti e studenti dell'Università Tongji di Shanghai, il Preside della Facoltà di Architettura Valle Giulia, Livio De Santoli, ha delineato i cardini del Piano di Sviluppo. «La trasformazione della città è imposta da regole internazionali, dall'inquinamento e dai cambiamenti del pianeta» ha spiegato. Il Piano nasce sì come candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020 ma avrà vita in ogni caso e per un arco di tempo ancora maggiore, come si prefiggono diversi obiettivi. Alemanno ha specificato che però una stima dei fondi ancora non cc'è. I progetti saranno influenzati dai fondi a disposizione ma il Piano strategico è uno strumento necessario per accedere ai fondi europei. «Stiamo studiando tutte le forme gli appositi fondi di investimento» per assicurare la sostenibilità finanziaria del progetto.

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